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Calcio

Jovic, il futuro al Milan è una questione di "opzioni": il club studia quella migliore

Michele Antonelli
Jovic, il futuro al Milan è una questione di "opzioni": il club studia quella miglioreN/A

Opzione o non opzione? In casa Milan, il dilemma resta questo. I rossoneri studiano il mercato alla ricerca del "9" del presente e del futuro, ma sullo sfondo resta d’attualità anche il domani di Luka Jovic e lo slot per la punta di riserva. Il Diavolo riflette sulla possibilità di rinnovare il contratto dell’attaccante e tenerlo in rosa per un altro anno, ma i dubbi non mancano. Questione di equilibri. Economici, tecnici e pure tattici. Il punto di partenza è un lungo periodo ipotetico che racconta una situazione da definire.

Un work in progress, che in queste settimane tocca più aspetti del mondo rossonero. Dalla guida tecnica, con Paulo Fonseca in pole position dopo l’addio di Pioli, alla futura punta titolare, da piazzare al centro dell’attacco per raccogliere l’eredità di Giroud. La cosa certa è che il futuro di Jovic dipenderà in gran parte dall’investimento sul mercato: più importante sarà la spesa sul prossimo numero 9 - come Sesko o Zirkzee - più le sue quotazioni da vice saliranno perché il Milan dovrebbe solo rinnovargli il contratto. Discorso differente in caso di sterzata su un profilo alla Guirassy, meno caro in virtù di una clausola (da 17 milioni e mezzo) che stuzzica (anche se a essere alto sarebbe l'ingaggio). Un investimento del genere ridurrebbe parzialmente la spesa prevista all’inizio per il centravanti, con possibilità di ragionare anche su un altro terminale.

L’accordo attuale con Jovic scade a giugno e al momento sono aperte tutte le possibilità. Anche perché la stagione del serbo a Milanello ha riassunto quella che è stata fin qui la sua carriera. Potenziale tecnico chiaro e alti e bassi in campo, con ottime prestazioni spesso alternate a partite da fantasma. Con Pioli ha messo insieme 29 presenze, 9 reti e un assist, dando il meglio soprattutto a gara in corso (con 4 centri) e a partire da dicembre. Dopo tre mesi da comparsa. Ha segnato il primo gol contro il Frosinone e ha replicato contro Atalanta, Salernitana, Udinese, ancora Frosinone e Sassuolo in campionato, senza dimenticare la doppietta rifilata al Cagliari in Coppa Italia e il guizzo contro il Rennes in Europa League. Nel mezzo l’espulsione contro il Monza, per la manata a Izzo, e due giornate di squalifica che hanno rallentato la sua ripresa sul più bello. Quando il rinnovo sembrava quasi una formalità.

L’altro dato su cui riflettono i piani alti si proietta verso il campo. Jovic potrebbe essere un buon attaccante di scorta per la prossima stagione, visto che già conosce Milanello e i compagni di reparto, ma fatica da prima punta e dà il meglio in un attacco a due. Rende di più accanto a un altro centravanti, condividendo il reparto. Si è visto a Milano e anche in passato, quando il Real aveva sborsato 60 milioni per assicurarselo dopo i mesi d’oro all’Eintracht Francoforte. Un altro dubbio in via Aldo Rossi.

Fonte: gazzetta.it