Quante volte avete sentito dire che sono i giocatori a far l'allenatore e non viceversa? Ecco, probabilmente questo non è il caso che riguarda il Torino.
Ivan Juric ha cambiato il volto dei granata in pochissimo tempo e dopo 9 giornate di campionato possiamo dire che, nonostante non abbia una bacchetta magica, l'allenatore ha straordinariamente trasmesso tutti i suoi dettami tattici alla squadra.
Come Juric si è preso il Torino
Lo abbiamo già conosciuto nella passata stagione all'Hellas Verona. Il carisma, da vendere, e un'idea di gioco ben precisa sono gli elementi che caratterizzano Juric e questo inizio stagione del Toro. Eppure, la squadra è quasi la stessa della passata stagione, la stessa che ha trovato tante difficoltà e che ha seriamente rischiato di finire in Serie BKT con un finale di campionato drammatico.
Prima Marco Giampaolo, poi Davide Nicola, non sono riusciti a dare al Torino quello di cui aveva bisogno: coraggio, tanto coraggio. Ci è riuscito, invece, Ivan Juric che ha svoltato l'aspetto mentale di questa squadra, più che consapevole dei propri mezzi in questo momento. È questa, probabilmente, la modifica più grossa apportata dall'ex Verona, perché una squadra che ha coscienza delle proprie qualità scende in campo in maniera differente e il Toro lo sta dimostrando.
I giocatori chiave di Juric
Ci sono poi alcuni giocatori che sono fondamentali per gli schemi di Juric e lo testimonia la fiducia che l'allenatore ripone in loro. Innanzitutto Vanja Milinkovic-Savic che non aveva ancora vissuto una stagione da titolare a Torino, complice anche la presenza di Sirigu. Il portiere serbo offre ai granata un'alternativa importante, considerando le sua qualità tecniche: saltare la fase d'impostazione per lanciare il pallone direttamente sull'attaccante di riferimento o aiutare la difesa nel possesso e nel giro palla.
A proposito di attaccante. Antonio Sanabria è quello che più asseconda le richieste di Juric: profondità e sponde per gli inserimenti degli esterni o dei centrocampisti o di Josip Brekalo, altro elemento importantissimo.
Meno gol per il centravanti ideale che intende Juric ma tanto lavoro sporco, proprio come faceva Lasagna a Verona o chi veniva impiegato come centravanti dall'allenatore croato. Un'idea precisa, lo abbiamo detto prima, così come il modulo impostato sulla difesa a 3 e i quinti di centrocampo.
Quelli sono fondamentali per gli schemi di Juric e ce n'è uno che a Torino sta convincendo sempre di più, partita dopo partita, confermando le prime impressioni della passata stagione: stiamo parlando, ovviamente, di Wilfried Singo, un esterno a tutto campo che rappresenta una risorsa unica per i granata. E poi c'è Cristian Ansaldi, giocatore dotato di esperienza e, soprattutto, di un sinistro da rifinitore, quasi da numero 10. Già 3 assist in questa stagione ma anche tanta quantità.
Quantità e qualità, come la maggior parte dei centrocampisti a disposizione di Juric. Ha sorpreso, e tanto, come un giovane calciatore come Tommaso Pobega sia riuscito a confermare sin da subito quanto di buono ha fatto con lo Spezia nella passata stagione. Merito di Juric? Anche, considerando il lavoro maniacale con gli interni di centrocampo (Barak e Ilic ne sanno qualcosa).
Difesa a 3 è anche sinonimo di difesa alta per l'allenatore croato. E difesa alta significa anche avere difensori veloci. A chi pensate? Certo, a Bremer, non solo uno strepitoso colpitore di testa su calcio d'angolo.
E bisogna dire che Juric ha ritrovato soltanto da poco Andrea Belotti, subentrato benissimo contro il Genoa, offrendo importanti soluzioni offensive al Toro.
Il cammino del Torino finora
Il Toro ha conquistato 11 punti in campionato finora ma i numeri positivi sono davvero altri. Prima della sfida col Genoa il Torino era la 3ª miglior difesa del campionato italiano, ora è la 4ª ma con una partita in più giocata rispetto alle altre. E non solo: i granata hanno perso 3 partite in questa stagione ma contro Atalanta - 2-1 nei minuti finali -, Juventus - 0-1 negli ultimi minuti - e Napoli, primo in classifica - 1-0 a 10' dal termine. Tutto questo basta a sottolineare il fantastico lavoro svolto da Juric dal suo arrivo al Toro.
Insomma, una squadra che potrà sorprendere e mettere in difficoltà chiunque, come ha fatto in queste prime 9 giornate di Serie A TIM, soprattutto grazie alla mano del proprio allenatore.