Il “primo” Ivan Juric è un concentrato di energia e carattere. Nulla è concesso all’improvvisazione. Alla vigilia del suo debutto all’Olimpico contro l’Udinese, il nuovo allenatore della Roma avanza senza paura. E spinge su una squadra in cui vede tanti elementi positivi da rilanciare e valorizzare in corsa: “Soprattutto l’anno scorso con De Rossi, la squadra ha dimostrato di poter lottare con chiunque. In questi 8-9 mesi abbiamo visto tanti concetti che mi piacciono, come l’aggressività, ci sono tanti spunti e poi dobbiamo cercare di amalgamare tutto. La proprietà è chiara e diretta, stanno facendo un cambiamento societario nel senso che hanno preso giocatori giovani da sviluppare e crescere, c’è un buon mix”. A precisa domanda sugli obiettivi da raggiungere, ovvero la Champions, il tecnico si è mostrato consapevole delle aspettative della piazza: “I Friedkin? Come tutti, hanno chiesto risultati e sviluppo dei giocatori alzando il livello di tutta la rosa. Mi sembra che l’obiettivo generale sia entrare in Champions e restarci”
E per raggiungere il tanto agognato traguardo, sarà necessario un Paulo Dybala in condizioni eccellenti. E Juric è già contento dei segnali ricevuti dall’argentino in allenamento: “Lui è intelligente e fa un buonissimo lavoro difensivo. Tutti conosciamo le qualità, vorrei farlo giocatore da attaccante destro e ho visto che fa tutte e due le fasi benissimo. È chiaro che non deve fare i 100 metri, non vedo nessun problema. In attacco se sta bene veramente è di grandissima qualità”. Per l’economia del gioco, in particolare sulle fasce, l’allenatore ha poi riconosciuto l’importanza di Nicola Zalewski, ancora non reintegrato (svolge a Trigoria solo la parte atletica dopo le ultime vicende di mercato) e lo aspetta per le prossime battaglie: “Si sta andando nella direzione giusta, è un calciatore che mi piace e su cui conto”. Un ultimo pensiero il croato lo ha dedicato alla difesa a tre, il suo marchio di fabbrica: “Hermoso hanno fatto buoni allenamenti, non è ancora al top come Hummels: entrambi torneranno utili”. È presumibile a questo punto che domani il tecnico possa schierare lo stesso reparto arretrato visto a Genova con Mancini, Ndicka e Angelino.
Fonte: Gazzetta.it