Rivoluzione in casa Juve: l'allenatore delle Women lascia da oggi il suo incarico, mentre il Football Director Stefano Braghin ha firmato il rinnovo col club fino al 30 giugno 2027. Da tempo si era rotto qualcosa tra Montemurro e la Juventus Women.
Il tecnico italo-australiano non riusciva più a trovare quel feeling con l'ambiente che aveva portato l’entusiasmo alle stelle nel suo primo periodo a Torino. La posizione dell’allenatore si era indebolita dopo la mancata qualificazione alla Women’s Champions League, senza la quale la squadra si è ritrovata a doversi concentrare solo sul campionato (ma anche qui i risultati sono rimasti modesti, rispetto alla Roma) con una rosa molto più ampia del necessario perché pensata per un calendario più impegnativo.
L’ultima sconfitta in Coppa Italia contro la Fiorentina ha richiamato a delle riflessioni nette, che sarebbero potute arrivare anche prima, senza la vittoria della Supercoppa Italiana. Le strade di Montemurro e della Juventus Women si dividono perché la stagione bianconera è finita troppo presto, almeno sulla percezione del percorso stagionale. Il club ha protetto l’allenatore finché ha potuto: ma con una squadra al secondo posto a meno 8 punti e il percorso in Coppa Italia da riprendere al ritorno della semifinale, dopo il ko di Firenze (1-0), si è deciso di dare una scossa immediata.
Contestualmente, oltre ad aver affidato la direzione tecnica della squadra al vice Zappella, il club rafforza la posizione del direttore Braghin, che era a scadenza come tutta l’area tecnica della Juventus: altro segnale forte sulla volontà di dare continuità al progetto del dirigente, che nell’ultimo periodo era stato corteggiato anche dal Manchester United per prendere in mano l’area femminile. Montemurro alla guida della Juventus Women ha conquistato uno scudetto, due coppe Italia e due Supercoppa italiana: l’ultima a gennaio che è anche l’unico trofeo conquistato dal club nel 2024, almeno finora. Braghin, che esce da questo terremoto interno più forte, dopo aver spiegato che “riteniamo, nel miglior interesse del club, sia necessario un cambiamento immediato”, ha ringraziato il club per la fiducia testimoniata dal rinnovo e ribadito che il futuro passa “attraverso la valorizzazione dei giovani talenti e con il supporto di campionesse che trasferiscano esperienza e senso di appartenenza a questi colori”.
Le prospettive: “Per almeno un biennio, la qualificazione in UWCL e la partecipazione al relativo Group Stage saranno i nostri obiettivi principali, insieme alla valorizzazione delle nostre giovani calciatrici e alla riapertura di un ciclo vincente nei tempi più rapidi possibile”. La gestione del rapporto con Montemurro è comunque singolare. Il tecnico aveva rinnovato il contratto l’estate scorsa, fino al 2026. Si era reso necessario in quel momento consolidare la posizione del coach perché sulle sue tracce c’erano altre squadre e in particolare la Nazionale femminile degli Stati Uniti. Un contratto che però era finito subito in discussione, a causa della mancata qualificazione europea qualche giorno dopo. Più volte, poi, il tecnico è apparso provato e teso nel corso della stagione, facendo intravedere poca convinzione sui valori della rosa a disposizione rispetto a quella della Roma: nulla, però, che potesse ridimensionare il progetto Juve, che avrebbe dovuto evolversi di più rispetto ai risultati che ha ottenuto fino a questo momento.
Nel corso della stagione sembrava essersi creata una convivenza forza tra il tecnico e Braghin, che però - col contratto in scadenza - non aveva abbastanza potere decisionale per prendere in mano la situazione. Fino al rinnovo del dirigente e alla decisione anticipata di non andare avanti con Montemurro.
(fonte Gazzetta.it)