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Calcio

Juve, Champions e rivoluzione: futuro con Vlahovic, poi Koopmeiners e Zirkzee per vincere

Filippo Cornacchia
Juve, Champions e rivoluzione: futuro con Vlahovic, poi Koopmeiners e Zirkzee per vincereN/A
Nel mirino dei bianconeri anche Calafiori in difesa e Greenwood. Milik e Kean sono considerati in partenza, Rabiot resta in bilico e anche McKennie
Il biglietto per la Super Champions, staccato nel modo più faticoso possibile, adesso è ufficiale. La Juventus non è riuscita a battere la Salernitana, già retrocessa e ieri in vantaggio qui fino al pareggio di Adrien Rabiot al 91’, così ha dovuto aspettare qualche ora – e il 2-1 dell’Atalanta con la Roma – per festeggiare il ritorno nell’Europa che conta. È più che una semplice qualificazione per i bianconeri: è il primo e più importante mattone della nuova Signora. Quella che John Elkann, l’a.d. di Exor, ha affidato al d.t. Cristiano Giuntoli con l’obiettivo di tornare vincenti in campo e nei bilanci. Da ieri, con la certezza dei 50-60 milioni della Champions, alla Continassa possono cambiare marcia sul mercato. La missione di Giuntoli sarà quella di creare una Juventus più qualitativa, sostenibile e più ampia a livello numerico. Ai soldi della Super Champions - e a quelli garantiti dagli altri tornei – i dirigenti dovranno aggiungere idee e creatività tanto in entrata quanto in uscita. L’idea è quella di ritoccare e migliorare tutti i reparti. Almeno 5 colpi: da Koopmeiners e Zirkzee in giù. Rinforzi in parte finanziati dagli addii dei migliori giovani in prestito.  La nuova Juve, almeno nei progetti attuali, dovrebbe cambiare vestito: basta 3-5-2 , si vira su 4-2-3-1 e 4-3-3. Un cambio di sistema rafforzato dagli indizi di mercato. Giuntoli ripartirà da Dusan Vlahovic, per il quale si continua a ragionare sul rinnovo. Ottimismo in crescita pure per Chiesa (scadenza 2025) e per un prolungamento “ponte” di una stagione, fino al 2026. Se Kenan Yildiz è considerato intoccabile (presto ufficiale il rinnovo fino al 2028), Moise Kean e Arek Milik sono considerati in uscita. Gli addii dell’azzurro e del polacco permetterebbero di puntare altri due innesti: un’ala e un attaccante duttile. Mason Greenwood, talento inglese del Manchester Utd rinato nel prestito al Getafe, è l’esterno offensivo che più convince la Juve, seguito a ruota da Savio (Girona, proprietà Troyes). Mentre Zirkzee (Bologna), al netto di cattive sorprese (attesa per gli esami dopo l’infortunio), resta il sogno per l’attacco: la Juve c’è, ma l’Arsenal pure. La priorità di Giuntoli, però, resta la mediana. Il primo nome in lista è sempre Teun Koopmeiners, sondato già a dicembre e valutato 60 milioni dall’Atalanta. I bianconeri un tentativo lo effettueranno a costo di sacrificare il gioiellino Matias Soulé (in prestito al Frosinone), che piace a diversi club inglesi: valutazione sui 30 milioni più bonus. Ma la concorrenza del Liverpool sull’olandese e il futuro in bilico di Adrien Rabiot (scadenza a giugno) e Weston McKennie (2025) obbliga Giuntoli a prendere in considerazione altre opzioni. Sempre viva la pista Samardzic, ma attenzione anche due giocatori della Real Sociedad sui taccuini di tutte le big d’Europa: il regista Zubimendi e la mezzala Merino. Tra i due spagnoli, c’è un altro nome che stuzzica i dirigenti: Ugarte, mediano uruguaiano destinato a lasciare il Psg in prestito: c’è anche il Milan in corsa.  Szczesny è orientato a restare a scadenza ( fino al 2025), il suo vice Mattia Perin valuterà se cambiare aria per giocare di più. I bianconeri si sono già mossi per Michele Di Gregorio del Monza. In difesa tutto (o quasi) ruota attorno a Gleison Bremer, pressato dai club di Premier League: Manchester United in testa. La Juve si è garantita la prima fila per Riccardo Calafiori e la pista per il jolly bolognese è sempre più calda e concreta. Calafiori può arrivare a prescindere da Bremer grazie al sacrificio di Dean Huijsen, ora in prestito alla Roma e in cima ai desideri di Borussia Dortmund e Newcastle. Il raddoppio, invece, dipende dall’eventuale uscita dell’ex granata, valutato 60 milioni. Diversi i centrali sotto osservazione, ovviamente alternativi tra loro: O’Brien (Lione), Lacroix (Wolfsburg), Pavlovic (Salisburgo). Mentre per la fascia destra antenne dritte su Tiago Santos del Lilla. Alex Sandro saluterà a parametro zero. Inamovibile il jolly Cambiaso.