La vita da fuori rosa può cambiare la visione di Federico Chiesa. Fino a questo momento il calciatore si è allenato con la prima squadra della Juve, sperando di convincere Thiago Motta, pur venendo escluso da tutte le amichevoli estive. La nuova decisione del club, invece, gli impone quella solitudine che il calciatore ha vissuto per tanto tempo negli ultimi anni a causa dell’infortunio. Chiesa continua a far leva sulla scadenza del suo contratto con il club, che è fissata al 2025, ma non ha alcuna voglia di perdere del tempo prezioso per la sua carriera: soprattutto perché sta per entrare nel pieno della sua maturità calcistica.
E così, i suoi programmi per il futuro prossimo potrebbero cambiare molto presto. L’attaccante ha trascorso diverse ore al telefono, per tutta l’estate, con De Rossi: il tecnico lo voleva alla Roma, anche se non ha preso benissimo i dubbi mostrati dal calciatore un mese fa, quando bisognava trasformare i dialoghi in un principio di trattativa. Chiesa in quel momento voleva capire quali possibilità si potessero aprire per lui, sperando soprattutto in una collocazione per giocare la Champions League: insomma, non ha mai rifiutato la proposta della Roma, ma solo preso tempo. Quel tempo che ora è tiranno per lui (che non vuole perdere un anno ad allenarsi da solo) e per la Juve (che ha tempo fino al 30 agosto per recuperare qualcosa dell’investimento fatto sull’attaccante). La Roma - si concretizzasse la partenza di Dybala verso l’Arabia Saudita (l’intermediario al lavoro è Ramadani, che è anche l’agente di Chiesa) - potrebbe essere di nuovo la prima soluzione per il calciatore: alla ricerca di un contesto che possa non solo accoglierlo ma anche riaccenderlo, esaltarlo, metterlo al centro della scena.
I giallorossi, però, adesso sembrano decisamente più freddi e non considerano più lo juventino una priorità. Il giocatore, dal canto suo, spera in un ritorno di fiamma in queste ultime due settimane di mercato. L’effetto Roma, su Chiesa, potrebbe fare la differenza per lui e anche per il calcio italiano, in chiave nazionale: evitando a un top player azzurro di fermarsi per un anno. Mentre la Juve spera ancora di monetizzare la cessione, evitando una minusvalenza a bilancio e andando a generare un risparmio utile nell’immediato: così da liberare risorse per altro.
Fonte: gazzetta.it