C’è un solo tavolo che impegna la Juve negli ultimi giorni del mercato. Dopo aver definito gli obiettivi principali, Nico Gonzalez, Conceicao e Koopmeiners, alla Continassa vorrebbero aggiungere la ciliegina finale con Sancho. I contatti con il Manchester United sono continui, la proposta avanzata dalla Juve però non soddisfa e si attendono dei nuovi rilanci. Giuntoli ovviamente sta replicando la stessa strategia che finora gli ha dato ragione in buona parte dei tavoli portati a dama, con il giocatore dalla sua parte e abbastanza margine di manovra per avvicinare la richiesta: dopo la cessione di Chiesa, la Juve ha liberato circa 12 milioni di euro, che potrebbero sembrare molti ma in realtà - considerando le cifre a lordo - potrebbero non bastare per chiudere l’ultimo colpo. Sancho guadagna intorno ai 20 milioni lordi all’anno (tra i 18,5 e i 21, nel suo contratto c'è una parte variabile...), la Juve ha proposto la partecipazione per un quarto della somma: quindi attorno ai 5 milioni. A questa somma andrebbe aggiunto un paio di milioni per il prestito oneroso e magari qualche bonus. Lo United ha aperto alla possibilità di cederlo in prestito senza alcun obbligo di riscatto e alla partecipazione sul pagamento dello stipendio, trattandosi di una cifra fuori portata lontano dalla Premier. In più il club inglese è intenzionato a monetizzare e non a ragionare su altre ipotesi (niente scambi), ma resta pure fiducioso sulla possibilità di ricevere offerte più interessanti entro fine mercato. L’avversario più temibile per la Juve è il Psg più che il Chelsea, sia per le disponibilità economiche sia per la volontà del Manchester di non rinforzare una diretta concorrente. Nelle prossime ore la Juve aumenterà l’offerta sfruttando il margine guadagnato dalla cessione di Chiesa, ma potrebbe non essere sufficiente. Basterebbe un’altra cessione, tra Kostic e Arthur, per ricavare la somma necessaria per far crollare subito il muro del Manchester United, evitando il rischio della concorrenza sullo sprint finale. Dalla Continassa dovrebbero garantire il 40% dello stipendio di Sancho, più un eventuale 5% sotto forma di bonus. Aggiunti a un paio di milioni per il prestito, si potrebbe chiudere su una spesa complessiva attorno a 11-13 milioni lordi. Senza alcun ammortamento, chiaramente, il costo azienda si andrebbe a incasellare nella norma e senza emergere tra i costi più alti della rosa: si tratta, però, pur sempre di un prestito senza prospettiva.
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Juve, corsa contro il tempo per Sancho: nodo ingaggio, a breve nuova offerta allo United. I dettagli
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