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Calcio

Juve, difesa da blindare. Il sogno è Skriniar, Bijol l'alternativa

G. Albanese e M. Nava
Juve, difesa da blindare. Il sogno è Skriniar, Bijol l'alternativaN/A
Lo slovacco non gioca al Psg. Il dt Giuntoli spera di portarlo in bianconero per “coprire” il ko di Bremer. Se non ci riuscisse, ripiegherebbe sullo sloveno

L’incessante susseguirsi delle partite a cui il calendario chiama la Juventus di Thiago Motta àncora i tifosi al calcio giocato, ma nel mondo bianconero non c’è momento sbagliato per allargare gli orizzonti temporali e iniziare a ragionare sulle opportunità di mercato. Anzi, il grave infortunio di Gleison Bremer al ginocchio sinistro impone alla società di pianificare una sessione invernale che aiuti Danilo, Federico Gatti e Pierre Kalulu ad affrontare una seconda metà di stagione che sarà impegnativa almeno quanto questi ultimi mesi di 2024. Il sogno è Milan Skriniar, non c’è bisogno di girarci molto intorno. Sebbene l’apprezzamento per il giocatore sia datato a quando respingeva con perdite ogni attaccante intento ad affrontare l’Inter, l’idea ha iniziato a prendere forma nelle scorse settimane, quando ci si è accorti che a Parigi c’è un Luis Enrique che non sembra impazzire per il centrale slovacco.

Di settimana in settimana i tabellini di Ligue 1 e Champions League hanno cominciato a mettere in fila parecchie panchine per l’ex nerazzurro, mentre i minuti in campo sono incrementati a passo di tartaruga. Il ricordo che Skriniar ha lasciato in Italia è splendido, sia alla Sampdoria che all’Inter, e la realtà di un ruolo di secondo piano al Paris Saint-Germain sembra concepita dall’intelligenza artificiale o comunque figlia di un mondo parallelo. Soprattutto, però, in casa Juventus si reputa scontato che Milan non sia affatto contento dell’impiego stagionale all’ombra della Tour Eiffel, soprattutto per il lunghissimo corteggiamento del club nei suoi confronti tra il 2022 e il 2023, tanto da convincerlo a non rinnovare il contratto in scadenza con l’Inter e a trasferirsi a parametro zero in Francia. Non può essere che questo il punto di partenza di qualsiasi strategia di avvicinamento al 29enne, perché per quanto la suggestione possa essere etichettata come “sogno”, il primo passo deve essere la volontà di Skriniar di rilanciarsi in una nuova realtà, una squadra che abbia davvero bisogno di lui per rinforzarsi in difesa. Finora lo slovacco ha giocato pochissimo in questo 2024-2025, con l’allenatore spagnolo che ha preferito averlo (s)comodo in panchina. È già accaduto per ben otto volte tra campionato e Champions League, mentre in un caso è stato addirittura escluso dai convocati.

Tre sono invece le presenze totali di Skriniar, tutte in Ligue 1, di cui soltanto due titolare e solamente una nel mese di ottobre. Nell’ultima sosta per le nazionali l’ex Inter non ha nascosto il suo malcontento in un’intervista, senza però puntare i piedi: "La situazione è quella che è e non sono certo felice, ma continuerò ad allenarmi bene e lavorare sodo. Certo, mi piacerebbe avere più opportunità, ma rispetto le decisioni dell’allenatore". Dal giorno di quelle parole Skriniar ha disputato una partita, ma sostanzialmente la situazione non è cambiata. Cristiano Giuntoli monitora tutto e, anche se i contatti con il Psg non sono ancora stati avviati, il direttore tecnico conosce bene il coefficiente di difficoltà dell’operazione: si potrebbe fare solamente in prestito e con la collaborazione dei francesi nel pagamento di un ingaggio da circa 10 milioni di euro più bonus. Proprio perché la strada per Skriniar è tortuosa, resta aperta una lunga lista di nomi alternativi da affinare in questi due mesi che ci dividono dal calciomercato di gennaio. In cima c’è il 25enne Jaka Bijol, centrale sloveno dell’Udinese. Il profilo piace, anche se i nodi da sciogliere non sarebbero pochi. Innanzitutto servirebbe un pizzico di fantasia nella formula di trasferimento (obbligo condizionato?), perché i friulani non lo cederanno in prestito secco. In secondo luogo, le sue caratteristiche non sembrano perfettamente adattabili ai gusti di Motta. In due mesi, però, può accadere di tutto. To be continued...

Fonte: gazzetta.it