C'è una storia attorno a questa stagione della Juventus, e porta direttamente dove i sogni si fanno più grandi. La Juventus è pronta ad affrontare lo Sporting, ma in generale davanti a sé avrà un mese molto complicato. Sicuramente rivelatorio. Il motivo? Tra campo ed extra campo, la squadra di Allegri sarà figlia di ogni risultato. Da una parte ci saranno progetto e ambizioni, dall'altra ci sarà inevitabilmente il riflesso di quanto accadrà, delle sentenze e non solo di quelle legate a un pallone.
Ebbene: Allegri è sceso nell'arena. Ha iniziato balbettando all'Olimpico, contro una super Lazio, ed è ben consapevole di aver giocato il primo di pochissimi bonus. Per questo il focus è totalmente sull'Europa League, anche per eliminare le scorie. Per riscrivere immediatamente una nuova storia.
L'Europa della Juventus
Bisogna farlo. Deve farlo. E può contare anche su numeri interessanti. Del resto, la Juve ha vinto tutte le ultime tre partite in Europa senza subire gol: l'ultima volta in cui i bianconeri hanno registrato quattro successi di fila, tenendo la porta inviolata, in una competizione europea, risale alla Champions 2016-2017: quell'anno, sempre con Allegri in panchina, il club torinese arrivò in finale, perdendo contro un Real Madrid pronto a fare la storia.
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In generale, sul territorio europeo cambiano anche i numeri dell'attacco. Da quando la Juve è entrata nella rosa di quest'Europa League, a partire cioè dai playoff, i bianconeri hanno tentato 32 tiri nello specchio, almeno cinque in più di ogni altra squadra. Il doppio, di fatto, dei prossimi avversari: lo Sporting Lisbona è fermo a 17. Tanto è stato merito di Angel Di Maria, andato in gol per ben quattro volte nelle competizioni europee in questa stagione con i bianconeri. E' lui il trascinatore. Il capocannoniere. E non aveva mai fatto così bene dalla stagione 2016-2017. Che ritorna.
Vlahovic-Milik, una staffetta necessaria
Ma chi ci sarà al suo fianco? Con ogni probabilità, Dusan Vlahovic dovrà dare forfait. Il motivo è riconducibile al problema patito nella sfida con la Lazio, una botta alla caviglia che gli ha evitato gli ultimi allenamenti. Dusan arriva da un momento decisamente complicato: solo un calcio di rigore, a Nantes, per interrompere un digiuno che altrimenti sarebbe stato preoccupante. Proprio DV9 aveva preso parte ad almeno un gol - due reti e un assist - in tre delle quattro presenze in Europa League. Non solo: si era fatto vedere, e molto bene, già a Lisbona, contro il Benfica, con un aassit.
Allegri dovrà dunque affidarsi a Milik, bomber tutt'altro che di scorta, con un occhio pronto anche per Moise Kean. A loro, il compito di non far rimpiangere la forza e l'estro di Vlahovic. La speranza è che non vada a finire come l'ultima vittoria contro una squadra lusitana: era il ritorno degli ottavi di finale della Champions League 2020-2021, era allora il Porto di Conceicao. Allenava Pirlo. E fu tutto inutile per i bianconeri.