Il San Valentino della Signora anche quest’anno arriva in ritardo e ha come protagonista uno dei suoi cavalieri più fedeli e innamorati: Alvaro Morata. Passano gli anni e cambia la Juventus, ma il nome di Alvarito resiste sempre nelle stanze della Continassa. Merito di un feeling che va al di là del campo e coinvolge anche la famiglia e i sentimenti. Ma se lo spagnolo, già protagonista in bianconero in due periodi differenti (2014-16 e 2020-22), è un’idea per l’attacco che torna di moda, non è soltanto per ragioni di cuore. La questione è soprattutto tecnico-tattica: dallo spessore internazionale del madrileno alla sua duttilità. Gli aspetti calcistici si intrecciano a quelli economici.
Alvaro è una certezza a grandi livelli e lo sta dimostrando anche in questa stagione, dove è già a quota 20 reti con l’Atletico Madrid tra Liga (14), Champions (5) e Coppe del Re (1). Ma il prezzo per divorziare dai biancorossi, in virtù degli ottimi rapporti di Morata con la società spagnola, potrebbe ricalcare quello della scorsa estate: 15-20 milioni con i bonus. Non poco in generale per un giocatore di 31 anni. Ma non così tanto per Alvaro. L’ex bianconero, oltre a conoscere alla perfezione la Juventus e i palcoscenici più importanti d’Europa, sembra aver raggiunto l’apice proprio adesso e potrebbe garantire almeno altri tre anni al top. Senza contare l’ affidabilità di Morata, dentro e fuori dal campo.
L’ex Chelsea e Real Madrid a Torino è ricordato per i 59 gol e per la cavalcata Champions 2015, ma anche per i sorrisi e uno stile molto juventino. Mai una polemica, neppure quando gli è capitato di finire in panchina. A maggior ragione non sbufferebbe ora, a 31 anni. E chi farebbe spazio a Morata? L’idea della Juventus è quella di salutare Moise Kean (contratto in scadenza nel 2025) e Arkadiusz Milik (2026) per inserire un altro attaccante e lanciare così con meno pressioni anche il 18enne Kenan Yildiz, a segno tre volte in questa stagione tra campionato (1) e Coppa Italia (2). Il Morata III, già valutato dodici mesi fa dal d.t. Cristiano Giuntoli, non è l’unica opzione per il restyling del reparto avanzato. Ma sul tavolo c’è anche quella e ha diversi aspetti che intrigano. A partire dalla capacità di Morata di ricoprire piu ruoli nel 4-3-3/4-2-3-1 che alla Continassa stanno progettando per il 2024-25. Alvaro potrebbe giocare assieme a Vlahovic nel tridente come nei primi sei mesi del 2022, ma anche sostituirlo nelle giornate di assenza. Una cosa è certa: affrontare il probabile ritorno nell’Europa che conta e il debutto nel Mondiale per club a 32 squadre con “mister Champions Morata” sarebbe un bel valore aggiunto per una Juventus giovane e a caccia di esperienza. Proprio per questo Giuntoli, in questo momento attivo su più tavoli, ci pensa. L’uomo mercato bianconero custodisce l’opzione nel cassetto in attesa di capire se più avanti - e soltanto dopo aver trovato una soluzione alle punte in uscita (Kean e Milik) - si dovessero verificare condizioni economiche vantaggiose. Aspetti che saranno più chiari in estate. Aprile è tempo di valutazioni e idee, non ancora di affondi.
Come direbbe Adriano Galliani: certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Morata lo ha già provato di persona. Alla Juventus la prima volta è arrivato giovanissimo, nel 2014, e ci è tornato in prestito nel 2020 dopo il ritorno al Real Madrid e le avventure con Chelsea e Atletico. Un nuovo ritorno a Torino, dove ha comprato casa e ha deciso di vivere a fine carriera, non solo non gli dispiacerebbe, ma probabilmente è una delle poche opzioni che lo potrebbe convincere a lasciare Madrid e l’Atletico. Tornare alla Juventus, la squadra del cuore anche della moglie Alice e dei suoi bambini, sarebbe anche una scelta di vita. Tutto a vantaggio della Juventus e di una quadra economica ancora da trovare. Alvarito, sotto contratto con gli spagnoli fino al 2026, attualmente guadagna 5 milioni, più o meno come Federico Chiesa. Ma tra le priorità della Continassa, c’è anche quella di continuare ad abbassare il monte-stipendi. L’idea dell’Alvaro III stuzzica, però è legata al futuro di Milik e Kean. Il polacco, 6 gol in stagione, ha appena cambiato agente e i nuovi rappresentanti si guarderanno intorno in questi mesi. All’azzurro, a un passo dall’Atletico Madrid a gennaio prima del semaforo rosso alle visite mediche e sempre nei radar della Fiorentina, non dispiacerebbe una nuova opportunità in Spagna.
Fonte: Gazzetta.it