Ai giallisti bastano tre indizi per avere una prova. Nel caso di Douglas Luiz siamo ben oltre. La Juventus ha investito 50 milioni per arruolarlo dall’Aston Villa dopo un 2023-24 da 10 reti e altrettanti assist. Primo colpo ufficializzato dell’era Thiago Motta e secondo più costoso dopo Teun Koopmeiners, arrivato gli ultimi giorni di agosto dall’Atalanta per 51,3 milioni. L’olandese è sbarcato per ultimo a Torino, ma ha già disputato più del doppio dei minuti del brasiliano (315 a 137). Quello che per i tifosi è sempre più un mistero, a maggior ragione dopo tre partite di campionato chiuse sullo 0-0, alla Continassa è vissuto in modo differente. Settembre, come a scuola, è il mese dell’inclusione dei nuovi compagni e della conoscenza con le maestre. Non quello delle pagelle e delle bocciature.
Sicuramente l’inserimento dell’ex Aston Villa è stato tutt’altro che rapido. Un po’ l’arrivo a ritiro inoltrato, dopo la Coppa America, e un po’ l’adattamento a carichi di lavoro e a richieste tattiche diverse da quelle a cui era abituato. Senza scomodare Michel Platini, inarrivabile per dirla con Massimo Mauro, non sono pochi i precedenti di giocatori che hanno impiegato qualche mese per ambientarsi ed esplodere. Pavel Nedved e Miralem Pjanic hanno faticato più del previsto i primi tempi alla Juventus e rispetto a Douglas Luiz non avevano cambiato campionato, nazione e lingua. Motta, che da giocatore è passato dal Brasile alla Spagna e poi dall’Italia alla Francia, conosce bene queste dinamiche. Anche per questo non sta facendo sconti a Douglas. Un modo per proteggerlo, nell’ottica del tecnico, e non il contrario. Come dire: ti lancio quando puoi fare la differenza. Non prima. "Koop e Douglas insieme? Tutto è possibile nel calcio", ha detto nei giorni scorsi Motta.
L’ora del lancio vero e proprio di Douglas, stando agli spifferi della Continassa, si avvicina. Una nuova occasione da titolare, sarebbe la seconda dopo Empoli, potrebbe capitare a breve, magari già sabato in casa del Genoa. Il brasiliano, reduce da una lunga rincorsa a livello atletico, sta smaltendo del tutto gli straordinari delle ultime settimane. Più pronto fisicamente e più dentro al gioco di Thiago, diverso da quello di Emery all’Aston Villa. Questione di atteggiamento e campo da coprire. Ma adesso è più pronta anche la Juve, intesa come squadra, ad aggiungere negli ingranaggi il centrocampista più tecnico della rosa e con caratteristiche meno difensive. Costruita una casa solida – 0 gol subiti in 5 gare di A – Thiago Motta è pronto ad arredarla per renderla più efficace e funzionale tanto nella zona notte (difesa) quanto in quella giorno (attacco). Douglas non è solo un quadro da 50 milioni, bello da vedere ed esibire, ma è considerato l’uomo che grazie alla sua tecnica può velocizzare la manovra. Meno tocchi, più giocate e imbucate di prima per arrivare in area più velocemente e aumentare rifornimenti e pericoli in avanti.
Fonte: gazzetta.it