Spunta un nuovo corteggiatore per Matias Soulé: Thiago Motta. E l’allenatore della Juventus, almeno per ora, sembra pure più determinato dei colleghi di West Ham, Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen, da settimane in fila per il fantasista bianconero reduce dal prestito a Frosinone. Il tecnico italo-brasiliano progetta una Signora con il 4-2-3-1 e con ali tecniche e abili nel saltare l’uomo. Un paio arriveranno dal mercato e i nomi nel mirino sono diversi: da Mason Greenwood a Jadon Sancho (entrambi del Manchester United) fino al jolly Karim Adeyemi (Borussia Dortmund). Ma un’altra idea per rinforzare gli esterni potrebbe essere prodotta in casa. Thiago Motta è un estimatore di Soulé ed è intrigato dalla possibilità di poterlo testare in ritiro e magari anche oltre. Il d.t. Cristiano Giuntoli apprezza il 21enne argentino almeno quanto Thiago, ma a differenza del tecnico con un occhio deve guardare al campo e con l’altro anche ai conti. Non è un mistero che Soulé, un po’ per l’età (classe 2003) e un po’ per le qualità mostrate nell’ultima stagione (11 gol e 3 assist in Serie A), rappresenti un potenziale tesoro per la Signora. Talmente grande da essere sacrificato soltanto per una offerta irrinunciabile. Non meno di 35 milioni più bonus. Sicuramente per cifre molto più alte di quelle presentate finora dalle squadre inglesi e tedesche, arrivate appena a tagliare quota 20 milioni. Giuntoli non ha la sfera di cristallo e non può assicurare a Thiago Motta che nei prossimi due mesi non arriverà una proposta indecente per Soulé. Ma il dirigente toscano e l’allenatore hanno concordato un cambio di strategia. Del tipo: proviamo a fare cassa con tutti gli altri, a partire dal sacrificabile Federico Chiesa (contratto in scadenza nel 2025, occhio al Manchester United), dal gioiellino Dean Huijsen e dai giocatori considerati in uscita (Kean, McKennie, Milik, Kostic…), in modo da poterci tenere l’argentino. Se rimarrà un buon proposito di fine giugno o una realtà di settembre, sarà il tempo e il mercato a stabilirlo nei prossimi due mesi. Di sicuro Soulé, salvo sorprese, il 10 luglio inizierà il ritiro alla Continassa con Thiago Motta. Il primo a sperare in una possibilità vera è proprio Matias, uno che lo scorso gennaio ha rifiutato una vagonata di milioni arabi pur di restare nel calcio europeo. Il cambio di strategia su Soulé è emerso nei giorni scorsi, nei fatti e non soltanto a parole. Giuntoli si è trovato a dover trovare un sostituto di McKennie per non far saltare il maxi-affare con l’Aston Villa e non dover rinunciare a Douglas Luiz. Gli inglesi hanno insistito per Soulé. Ma la Juventus, a costo di dover pagare un conguaglio più alto inserendo Barrenechea oltre a Iling Jr, non ne ha voluto sapere di rinunciare all’argentino. Soulé non sarà ancora intoccabile come Yildiz, ma per far cadere il muro di Thiago Motta e di Giuntoli serviranno tanti milioni: almeno 35 più bonus.
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Juve, il piano di Motta: in attesa delle ali, vuole tenersi Soulé
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