Cinque gol in nove partite e ben due da subentrato. Ma soprattutto, quando alla Juve segna lui, le sue squadre non perdono mai. Ante Rebic, contro i bianconeri, è una vera e propria sentenza. "El segna semper lu", cantavano e scrivevano i tifosi dell'Inter a metà Anni '90 per Maurizio Ganz. Lo penseranno, con animo contrario, anche i tifosi juventini per l'attaccante croato, per loro ormai trasformatosi in un vero e proprio incubo. È quella juventina, infatti, la squadra italiana contro cui ha segnato di più. Quello segnato su assist di Krstovic al 93' di Lecce-Juve (il primo per lui in maglia giallorossa) è l'ultimo di una serie che ha vissuto solo due momenti di pausa. Il primo capitolo è datato 13 febbraio 2020: a San Siro si gioca un Milan-Juventus di Coppa Italia, una delle ultime partite disputate in uno stadio gremito di pubblico prima dello scoppio del Covid e l'inizio del lockdown. Rebic, che sta vivendo un momento d'oro da 4 gol nelle ultime 4 partite, al 61' taglia da sinistra in area, anticipa De Sciglio sul cross di Castillejo e batte Buffon in girata. Poi, si porta le mani alle orecchio per esultare sotto la Curva Sud. Stesso stadio, ma scena che non si può ripetere per l'assenza del pubblico, il 7 luglio 2020: in un San Siro desolatamente vuoto per gli effetti della pandemia, Rebic partecipa alla grande alla clamorosa rimonta da 0-2 dei rossoneri contro i bianconeri, nel match che segna la nascita del vero Milan di Pioli.
È lui che si procura il rigore dell'1-2 realizzato da Ibrahimovic, è lui che manda in porta Leao per il gol del sorpasso, quindi, all'80', mette il punto esclamativo al successo con un rigore in movimento su assist di Bonaventura. Passa quasi un anno e Rebic, quando il 9 maggio 2021 ritrova la Juve (stavolta all'Allianz Stadium, sempre senza pubblico) la castiga di nuovo. Il Milan ha bisogno di vincere lo scontro diretto per aggiudicarsi la volata per il quarto posto e il croato parte dalla panchina. Ma a lui bastano 12 minuti per proseguire la sua striscia di gol: entra al 66' per Ibrahimovic e al 78' batte Szczesny con uno splendido arcobaleno da 20 metri. Pochi mesi dopo, nel settembre 2021, è ancora lui a regalare il pari ai rossoneri in casa della Juve alla 4ª giornata. L'allora squadra di Allegri era andata in vantaggio con Morata al 4', ma non aveva fatto i conti con la maledizione di Ante, tornata a colpire al 76', sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Quella dei gol alla Juve è stata comunque l'unica continuità di un giocatore che, al Milan e in carriera, ha spiccato più per qualche momento magico momentaneo che per persistenza. Anche a Lecce, fin qui, erano state più le delusioni che le gioie per il croato. Ma gli è bastato rivedere bianconero per tornare a segnare in Serie A due anni e due mesi dopo l'ultima volta.
Fonte: gazzetta.it