Un portoghese, un olandese, un turco e un serbo. Altro che barzelletta: è la nuova formula della Signora. A Lilla è nata la Juventus a 4 stelle: Francisco Conceiçao, Teun Koopmeiners e Kenan Yildiz a supporto di Dusan Vlahovic. Un po’ il mercato last minute di agosto e un po’ gli infortuni: Thiago Motta ha dovuto attendere il 6 novembre per poter sprigionare dal primo minuto il quartetto progettato in estate con il dt Cristiano Giuntoli. Mix variegato ed esplosivo. Conceiçao è il prestigiatore, Koopmeiners l’equilibratore, Yildiz il creativo e Vlahovic il killer. In Francia è arrivato un prezioso pareggio in rimonta, ma l’esperimento è piaciuto anche di più. Al punto che potrebbe essere replicato nel derby di sabato contro il Torino.
Buona la prima, contro un avversario tosto (il Lilla di Genesio) e in un ambiente in cui negli ultimi mesi sono franati prima Mourinho (Fenerbahce) e poi Ancelotti (Real Madrid). Thiago Motta non solo ha resistito, ma ai francesi ha messo paura mostrando il coraggio delle migliori serate. A partire dal Ko-Co-Vla-Diz, indecifrabile come un codice fiscale. Conceicao si è procurato il rigore del pareggio e Vlahovic lo ha trasformato. Koopmeiners si è visto annullare due reti per fuorigioco e Yildiz ha mandato più volte in tilt l’antifurto francese. Siamo soltanto all’inizio, ma i segnali positivi sono molti e inducono all’ottimismo. Motta è un allenatore, non uno stregone, ma la sensazione è che il quartetto nato a Lilla possa diventare la miglior ricetta possibile per curare il mal di gol di inizio stagione della Signora. Conceiçao è il più imprevedibile delle quattro stelle con il suo campionario di strappi, sterzate e dribbling. Velenoso come un serpente quando parte largo a destra e punta il difensore. Se ha spazio per andare sul fondo può far male con i suoi cross (vedi gol di Weah contro Inter e Parma), ma se taglia verso il centro è pure peggio: dalla rete al Lipsia fino al rigore procurato nel match di Lilla.
È lui l’apriscatole di Thiago Motta per scardinare le difese blindate. Chico, 21 anni, ha già messo la firma su 2 gol e 4 assist. Il creativo Yildiz è il più tecnico e fantasioso dei quattro. L’estrosità turca abbinata alla concretezza tedesca. Kenan inventa giocate dal nulla e vede corridoi che altri non riescono neppure a immaginare. Non è un caso se le migliori azioni della Juventus spesso nascono a sinistra, grazie alla pulizia e all’abilità nella rifinitura dell’ex Bayern. Yildiz parte largo, ma ha libertà di cercarsi gli spazi anche in mezzo in base all’evolversi della partita e all’atteggiamento degli avversari. Dribbling, tagli e tiri in porta: ha segnato 3 gol, ma ne ha propiziati molti di più. Quando si accende lui, è tutta la Juventus a trarne vantaggio. Koopmeiners a volte sembra vedersi di meno, ma si sente sempre. Motta ne ha avuto la conferma nel mese di ottobre, quando l’olandese si è dovuto fermare per la frattura della costola. Questione di equilibrio, tempi di gioco e capacità di essere prezioso in entrambe le fasi e a tutto campo.
Qualità nella quantità, in attesa della forma migliore e dei primi gol in bianconero. «Voglio aiutare la squadra con gol e assist, ma l’importante è che la Juve vinca, non che io segni. Il gol sta arrivando, con il Lilla è stata soltanto una questione di centimetri». Il killer Vlahovic è l’unico dei quattro sempre titolare. Il serbo ha avuto quasi sempre Yildiz accanto, ma soltanto a intermittenza Conceiçao e Koopmeiners. A Lilla si è finalmente composto il quartetto e DV9 ha segnato il 9° gol stagionale, il 50esimo con la maglia della Juventus. «E’ soltanto l’inizio», ha detto Dusan, a cui non dispiacerebbe prolungare il matrimonio con la Signora per vincere tutto. Thiago sta gestendo il suo bomber come i grandi centravanti europei: sempre in campo dall’inizio, come Lewandowski a Kane.
Fonte: gazzetta.it