Si gioca la Coppa Italia ma nella testa della Juventus c’è solo la Champions. I bianconeri stasera proveranno a uscire dalla crisi, per mettere un piede in una finale che vale anche la partecipazione alla final four di Supercoppa e anche per ripartire di slancio in campionato, dove il quarto posto è sempre più a rischio, con il Bologna che si è portato a -2 e Roma e Atalanta che non mollano. Così come a rischio è il futuro non solo di molti giocatori ma pure di Massimiliano Allegri, il cui destino dipende dai risultati. Negli ultimi due mesi la Signora ha dilapidato un tesoretto di vantaggio in maniera scellerata e stavolta tecnico e squadra non possono nemmeno appellarsi ai guai giudiziari. Tutto questo non è passato inosservato alla Continassa, dove continuano a far quadrato intorno ad Allegri — come è giusto che sia in un momento delicato come questo — ma prima di prendere qualsiasi decisione faranno valutazioni a 360 gradi sull’annata.
Senza Champions è difficile immaginare Allegri ancora sulla panchina della Juventus per il 2024-25 anche nel caso in cui vincesse la Coppa Italia. A quel punto la separazione sarebbe inevitabile, anche perché la Juventus sarebbe costretta fortemente a ridimensionare. Per sostituirlo si punterebbe su un giovane rampante come Thiago Motta, che con il suo Bologna sta facendo miracoli e s’accontenterebbe di un ingaggio più alla portata. Più defilati Vincenzo Italiano e Raffaele Palladino. Se Champions sarà, verrà considerato anche come arriverà, perché un conto è qualificarsi da secondi, un upgrade rispetto al terzo posto di un anno fa, un altro da quarti o addirittura da quinti (se grazie al ranking potremo avere un posto in più), magari all’ultima giornata. Alla Juventus nonostante tutto restano ottimisti: come Allegri, sono tutti convinti che l’Europa arriverà. E poi si potrà cominciare a ragionare sul futuro. Allegri è legato alla Signora per un’altra stagione da un contratto oneroso (7 milioni di euro all’anno più 2 di bonus) che rende problematico l’addio anticipato. Una possibilità molto remota a stagione in corso, perché alla Juventus non sono soliti cambiare nel bel mezzo del cammino, a patto però che ci sia una netta sterzata già a partire da oggi.
L’amministratore delegato Maurizio Scanavino nel ribadire la fiducia al suo allenatore ha indicato come obiettivi da raggiungere la finale di Coppa Italia e il ritorno in Champions League. L’Europa però è ciò che conta più di tutto, perché non giocare il torneo più importante sarebbe un disastro economico oltre che sportivo. Per questo non si può escludere nulla: in questo senso le prossime 2 sfide di campionato contro Fiorentina e Torino saranno particolarmente importanti. Salvo cataclismi, ogni decisione sarà rimandata a maggio, quando la Signora saprà se oltre al Mondiale per Club potrà partecipare anche alla nuova Champions, che garantisce circa 80 milioni d’incasso, indispensabili per sistemare i conti e anche per alzare il livello della rosa con il mercato.
Fonte: Gazzetta.it