La Juve ha fatto 13... pareggi, ma forse stavolta più di altre il punto che porta a casa da Bergamo ha un sapore più dolce rispetto a quelli della maggioranza delle partite né vinte né perse in campionato. La squadra di Motta ha tenuto testa a una formazione che fin qui aveva segnato sempre almeno due gol in casa in campionato, giocando alla pari anche sul piano dell'intensità e della voglia di combattere, lasciando agli avversari il possesso palla, ma risultando più pericolosa (9 tiri nello specchio e un palo su 17 tentativi, contro i 6 dei nerazzurri). Il rimpianto, per i bianconeri, è sempre lo stesso: non riuscire a concretizzare le occasioni create. Ancora senza Vlahovic e in attesa di Kolo Muani, stavolta il tecnico juventino s'è inventato un poker offensivo formato da Yildiz, Koopmeiners, McKennie e Nico Gonzalez, liberi di scambiarsi posizioni e non dare riferimenti. E la mossa ha funzionato perché l'olandese ha lavorato bene spalle alla porta, il turco ha fatto una partita "piena" in entrambe la metà campo, l'argentino ha sfiorato il palo dal limite e l'americano ha mandato in porta Kalulu nell'azione del gol e Yildiz al 91' nella più grande occasione juventina per fare il colpaccio.
Ma i numeri parlano chiaro: senza l'unico centravanti in rosa, Vlahovic, la Juve ha segnato 3 gol in cinque partite (uno contro Lecce, Torino e Atalanta, zero con Milan e Aston Villa), contro 42 in 22 gare. La media, insomma, precipita da 1,9 a 0.6. Un terzo.
D'altronde, a parte il serbo, il mai disponibile Milik, Koopmeiners e Nico Gonzalez (che in carriera in una stagione hanno raggiunto uno score di 15 gol), nessun altro giocatore della Juve ha nei piedi la doppia cifra di reti stagionali. Non ce l'ha Yildiz, alla prima, vera annata da titolare, né Weah, né Conceiçao, né, tanto meno, Mbangula. Adesso, però, oltre al rientro di Vlahovic, alla rosa di Thiago Motta si aggiungerà un centravanti capace di segnare 23 gol in un'annata in Bundesliga e reduce da 4 anni consecutivi con almeno 10 gol segnati. A Bergamo, insomma, alla Juve sembra scoccata una scintilla. A Vlahovic e Kolo Muani adesso il compito di accenderla definitivamente.
Fonte: gazzetta.it