Con Vlahovic squalificato e Milik infortunato, tocca a Chiesa e Kean scaldare i motori in vista della ripresa del campionato. Il primo è in Nazionale e tornerà la prossima settimana, il secondo è pronto a sfruttare l’occasione per lasciare il segno in una stagione fin qui sfortunata. Entrambi sono lontani dall’obiettivo personale di fine anno e cercano riscatto: se Chiesa non riesce a schiodarsi dalla quota di 7 reti (Allegri a inizio stagione gliene chiedeva tra i 14 e i 16) a Kean non va meglio, considerato che il classe 2000 deve ancora sbloccare la caselle dei gol fatti. Nel corso di questo campionato Chiesa e Kean hanno giocato insieme già tre volte, ma in nessuna di queste uno dei due ha trovato il gol.
In questo senso Allegri non può star sereno nel preparare la sfida con la Lazio, nella quale servono necessariamente i punti per muovere la classifica dopo l’ultimo periodo di rallentamento. La coppia candidata a scendere in campo nel prossimo match di campionato ha già affrontato in precedenza l’Atalanta (l’1 ottobre, finale 0-0) e la Fiorentina (5 novembre, 0-1 con gol di Miretti) in trasferta e il Cagliari (11 novembre, 2-1 con le reti di Bremer e Rugani) allo Stadium.
L’altro dato che strizza l’occhio ad Allegri e alla Juve riguarda Kean, ed è invece positivo. L’attaccante ha giocato praticamente sempre (se non la prima partita contro il Lecce) durante la prima parte della scalata bianconera dopo il crollo di Reggio Emilia col Sassuolo (23 settembre), tra l’altro giocando da titolare sei partite consecutive. Nelle ultime apparizioni contro Atalanta e Genoa Kean si è mosso bene, anche se non ha trovato il gol. Al pari di Chiesa, che è parso nel pieno di un’involuzione a supporto di Vlahovic. Contro la Lazio, di ritorno dalla parentesi azzurra, anche lui potrebbe trovare qualche spazio in più in zona gol.
Fonte: Gazzetta.it