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Juventus, Allegri: "Accetto critiche su di me, non sui numeri. Domani out Chiesa"

Daniele Vitiello
Juventus, Allegri: "Accetto critiche su di me, non sui numeri. Domani out Chiesa"DAZN

Torna in campo domani la Juventus. I bianconeri sono chiamati a smaltire la delusione per il mezzo passo falso contro il Nantes, che però non pregiudica il cammino in Europa League ancora tutto da definire grazie al match di ritorno in programma in Francia tra pochi giorni. Massimiliano Allegri ha preso parola in conferenza stampa.

Juventus-NantesGetty Images

Juventus, le parole di Allegri in conferenza stampa

Questi i temi toccati dal tecnico bianconero nell'incontro di oggi con i giornalisti.

L'importanza della partita

"Dobbiamo continuare ad inseguire i nostri mini obiettivi. Abbiamo messo la Fiorentina a 5 punti, ora vogliamo raggiungere prima possibile Torino e Udinese. La partita di domani è difficile, lo Spezia crea molto e lo ha fatto anche con Napoli e Atalanta. L'Europa League non è compromessa. Col Nantes potevamo fare sicuramente meglio, ma non abbiamo sfruttato le occasioni avute: lavoriamo per alzare la percentuale realizzativa.

Bisogna anche migliorare nei momenti in cui dobbiamo comandare noi la partita. Dovevamo cercare con maggiore insistenza il secondo gol. In campionato è importante fare un filotto di punti indipendentemente da quello che succede fuori".

Scelte

"Domani non sarà disponibile Chiesa, perché ha giocato due partite in quattro giorni ed era molto affaticato. E' normale dopo il lungo stop che ha avuto. Rientrerà Perin e giocherà, gli altri sono da valutare. Ci saranno sicuramente dei cambi. Giocano anche Kean e Rugani. Bonucci non è ancora in condizione ottimale, anche se sta meglio. Sugli altri devo ancora decidere".

Allegri nonno

"E' strano. Ieri sono andato a trovare mia figlia, è una strana sensazione. Quando ti nasce una figlia è una cosa completamente diversa, ma stanno entrambi bene e sono molto contento".

Sfoghi recenti

"Non sono assolutamente nervoso. E' successa una cosa con qualcuno che fischiava i giocatori senza motivo e credo non sia giusto. Si può fare a fine partite, ma non è giusto farlo a prescindere. L'altra sera invece ho avuto una reazione, magari sbagliata: posso essere criticato su tantissime cose, ma sui dati di fatto non bisogna parlare. I numeri sono quelli. Un tema è opinabile, ma 1+1 fa sempre 2, mai 3. Poi accetto che sono scarso, che le mie squadre hanno fatto schifo, perché fa parte della critica. 

Il discorso sul corto muso era rivolto al campionato, quando mi dicevano che la Juventus doveva vincere con 27 milioni di punti. Quella roba lì è stata poi riportata sulle partite, travisata e rigirata come una frittata. Accetto le critiche su di me, ma non sui numeri. Domani spero di vincere 3-0. Sono andato a trovarlo e aveva un foglio con su scritto "nonno, mi raccomando: non 1-0"".

La vicinanza della società

"La società non manca mai. La Juventus è la società più forte che c'è, i risultati li ha ottenuti con una base di cemento armato. E' sempre presente, in questo momento più che mai".