"Serve lucidità". Massimiliano Allegri non vede altra strada per uscire dal tunnel in cui si è infilata la sua Juventus.
"Ci sono poche spiegazioni da dare. Dopo il 2-1 era finita, la gara era in mano loro, eravamo crollati a livello psicologico. Serve solo lavorare, fare un passo alla volta, il calcio ti dà sempre la possibilità di fare cose nuove. Ora c'è la possibilità del campionato, ma questi momenti capitano nel calcio", ha detto in conferenza stampa dopo la sconfitta di Champions League con il Benfica.
"Serve una soluzione velocemente: è il momento più difficile in Champions, è la prima volta in dieci anni che ci capita. La Champions è complicata, inutile dire che c'è ancora la matematica. L'importante è restare in Champions, non è tutto compromesso, ma meno si parla e meglio è".
I fischi del pubblico
"I fischi sono giusti, ma il pubblico è stato bravo perché ci ha sostenuto fino alla fine. Ci possiamo risollevare solo noi col lavoro".
Le sostituzioni
"Mettendo Di Maria che non era in condizione, ho dovuto togliere una punta. Milik mi pareva più stanco di Vlahovic e ho messo un centrocampista in più".