L'uscita della Juventus dalla Champions League può essere un'opportunità per vincere l' Europa League . Ne è convinto Massimiliano Allegri, che in conferenza stampa prima dell'ultimo match del girone contro il PSG sottolinea come l'assenza di Paul Pogba , bloccato ad avvio stagione da un infortunio, abbia penalizzato la prima parte di stagione della squadra.
Cosa ha detto Max Allegri
Quella odierna è una conferenza stampa "strana" per Allegri. Perché "è la prima dopo 12 anni dove giochiamo senza che sia decisiva per il passaggio del turno in Champions ", sottolinea.
L'allenatore bianconero ha però le idee chiare: " Ora in Europa League cerchiamo di andarci, è sempre Europa . Contro il Paris Saint-Germain dobbiamo comunque fare una gara giusta, affrontiamo una delle più forti d'Europa".
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I GIOCATORI IN CAMPO
Per la gara europea in casa a Torino di domani, a parte Locatelli, Allegri non recupera nessuno . "Giocatori importanti ne abbiamo, ne avremo alcuni che hanno giocato a Lecce , qualche giovanotto. Sarà un buon test anche per loro. Domani abbiamo una partita importante ".
" Dobbiamo giocare una gara intelligente , tecnicamente valida", osserva il tecnico della Juve. " A Parigi abbiamo regalato due gol, su due situazioni evitabili. Servirà fiducia come avuto a Lecce, in vista di quel che faremo domani sera".
RABBIA CHAMPIONS
Nonostante la volontà di vedere il lato positivo dalla corsa all'Europa League, Allegri non nasconde il risentimento per come sono andate le cose in Champions. "Sono arrabbiato, non confrontarci da marzo in poi coi migliori ci crea rabbia ".
L'esperienza vissuta quest'anno "deve darci stimoli, deve creare una reazione . Penseremo dopo ai match con I nter, Verona e Lazio . È normale che le gare in Champions, come risultati, sono bruttissime e questo fa vedere i risultati in campionato in modo più negativo. Però alla Serie A penseremo da dopodomani".
LA SITUAZIONE POGBA
Allegri rivela di non aver ancora parlato con Pogba prima degli ultimi controlli medici. "Trovo inutile stare a ripetere quello che è già stato detto: una volta che è stata presa la decisione di non operarsi a inizio stagione , era normale che le speranze che potesse tornare con Juventus e Francia fossero ridotte al lumicino".
Traspare amarezza dalle parole dell'allenatore: "Il ragazzo è dispiaciuto per Juventus e Mondiale, è normale . Noi in particolare siamo stati penalizzati per non averlo avuto a disposizione".
"JUVE NATA PER VINCERE"
Tornando sul cammino europeo, Allegri sottolinea che la Juventus "è nata per vincere, sennò giochiamo coi giovani e quel che viene è tutto in più". La Vecchia Signora, per il suo allenatore, " deve arrivare in Europa League e recuperare in campionato" .
Due sfide non certo facili, che però possono essere portate a termine anche grazie all'apporto dei giovani bianconeri sempre più in spolvero, da Fagioli a Miretti . "Loro giocano in attesa che recuperino altri giocatori, in questo momento concentriamoci su chi c'è. Col Lecce è stato divertente veder giocare i giovani , non era facile giocare lì. Sono stati bravi e gli 'anziani' li hanno sostenuti".
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LA CARICA DEI GIOVANI
Proprio a proposito dei giovani calciatori della Juve, Allegri ha evidenziato le due facce della medaglia dopo la gara vinta di misura contro il Lecce. "Da un lato c'è il fatto, negativo, che c'è la troppa esaltazione di un ragazzo di vent'anni. Poi c'è il lato positivo: nella Juventus ci sono una quindicina di giocatori nati dal 2000 in poi. Non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza di partite internazionali e nazionali con la Juventus, la cui maglia ha un peso diverso dalle altre, possa risolvere i problemi".
Secondo il tecnico bianconero, i giovani " devono fare un percorso normale, devono lavorare con serenità . Se giocano nella Juventus è perché hanno qualità , non sono matto a farli giocare, tutti hanno giocato con me. A partire da Kean fino all'ultimo che ha debuttato l'altro giorno. Ci sono altri ragazzi molto bravi ma serve un percorso. All'interno della rosa della Juventus ci sono 10-12 giocatori . Poi ci sono Rovella, De Winter e Ranocchia che stanno giocando fuori. Però non possiamo pensare che ragazzi del 2003 possano portare la Juventus a vincere . Serve equilibrio, ci sono giocatori d'esperienza e valore più l'energia di questi ragazzi che vengono inseriti piano piano".