Dopo un anno lontano dal campo, per Daouda è sembrato come tornare a respirare. Il centrocampista belga, di origini guineane, ha indossato nuovamente divisa e scarpette e l'ha fatto sui campi d'allenamento di Vinovo, lì dove ogni giorno si ritrova la Juventus Next Gen, la sua squadra.
Daouda Peeters è stato a lungo una promessa ed è diventato a 19 anni molto chiacchierato sul mercato: nel gennaio del 2019, infatti, la Juventus l'aveva prelevato dalla Sampdoria per 4 milioni di euro. A sua volta, era arrivato poco prima dall'Under 21 del Brugge: era tra i più promettenti centrocampisti del Belgio. E la sua carriera sembrava segnata, verso vette importanti.
Quattro anni dopo il suo approdo in Italia, l'obiettivo di Peeters non è cambiato: vuole ancora arrivare nel grande calcio. E anche se destino e infortuni l'hanno frenato, Daouda ora ha intenzione di riprendersi il tempo perduto.
Chi è Peeters: la storia
Mediano di ottima stazza fisica - alto 185 centimetri -, ha sempre fatto della fisicità la sua arma principale. Si tratta di un centrocampista di rottura, che dà il meglio davanti alla difesa.
Inizia la carriera al Lierse, in Belgio, salvo passare poco dopo nelle blasonate giovanili del Brugge. Da lì, gli scout della Sampdoria lo notano e lo portano in Serie A. Nel gennaio 2019, il passaggio alla Juventus, dove approda subito nell'allora Under 23 e oggi Next Gen.
Maurizio Sarri è stato uno dei principali estimatori, a tal punto che, quando allenava la Juve nel 2019-2020, decise di convocarlo per il match con la Spal nel febbraio 2020. Nell'agosto del 2020, lo Standard Liegi lo prende in prestito dalla Juventus, dove ritorna nel giugno del 2022. A causa di una neuropatia, Peeters è stato costretto a fermarsi per un anno e quattro mesi. Un percorso lungo verso il ritorno, durato circa un anno e mezzo. Peeters ha poi ripreso l'attività con la Next Gen di Brambilla, dalla prossima stagione giocherà nel Sudtirol, in Serie B.
Quanti anni ha
Daouda Peeters è nato il 26 gennaio del 1999: ha 24 anni compiuti. Nasce a Kamsar, in Guinea.
L'idolo
Daouda Peeters non ha mai parlato direttamente dei suoi idoli. Quando era aggregato alla prima squadra della Juventus, ha rivelato di ispirarsi a Rodrigo Bentancur e Arthur Melo, ai tempi perni del centrocampo della Juve.
(C)Getty images
Il passaggio alla Juventus Next Gen
Quando nel 2019 la Juventus lo acquista dalla Sampdoria, il percorso sembra netto: nessun passaggio intermedio, Peeters va subito a giocare con la seconda squadra, accumulando oltre 40 presenze con la Next Gen. Next Gen che lo riaccoglie anche dopo il prestito allo Standard Liegi: al momento è aggregato proprio alla formazione di Brambilla, in attesa di rendersi disponibile per l'ultima parte di campionato.
La neuropatia e il nuovo percorso
E' dalla fine del 2021, infatti, che Peeters combatte con una neuropatia. Quando era ancora in prestito allo Standard, Daouda riceve la terribile notizia: non avrebbe potuto continuare ad allenarsi a causa di un'alterazione dei nervi periferici. Ciò causa anomalie sensoriali e difficoltà motrie.
Il calciatore ha dovuto interrompere l'attività agonistica per un periodo di tempo indeterminato. Dopo un anno e quattro mesi, già rientrato alla Juventus, Peeters è tornato ad allenarsi sul campo della Next Gen, con la quale è tornato anche a giocare.
In che ruolo gioca
Peeters è un mediano vecchio stampo: ha sempre giocato davanti alla difesa in un centrocampo a 3. Può fare il centrocampista di contenimento in un reparto a due.
Il futuro di Peeters
Daouda ci riprova. E ha colto al volo l'occasione in Serie B, con la richiesta del Sudtirol esaudita subito dai dirigenti bianconeri: nella prossima stagione, Peeters giocherà nel club di Trento.
Il valore di mercato
Da dati transfermarkt, il valore di mercato attuale è di 400mila euro; Peeters ha vestito inoltre tutte le maglie delle giovanili della nazionale belga, con 4 presenze anche in Under 21, con cui ha debuttato quando aveva appena 16 anni.
Il racconto di Juventus Creator Lab
L'ultima produzione di Juventus Creator Lab racconta proprio questo: l'incredibile storia del centrocampista belga. Dalla paralisi a causa di una malattia al ritorno in campo.
"Immaginate di essere un atleta, un calciatore professionista che, dopo una vita di sacrifici, sta finalmente sfondando - si legge nella presentazione -. E, improvvisamente, rimanere paralizzato dalla vita in giù, non in seguito a un'incidente o a un trauma, ma per una malattia rara, la cui causa scatenante è oltretutto sconosciuta. Non è un film, ma la storia tremendamente vera di Daouda Peeters, centrocampista belga della Juventus Next Gen, in forza la prossima stagione al Sudtirol in prestito, che, nell'ottobre del 2021, quando era in prestito allo Standard Liegi, è stato colpito dalla Sindrome di Guillain-Barré, una polineuropatia su base autoimmune, che colpisce il sistema nervoso periferico. Daouda in pochi giorni è passato dal correre sul campo a trovarsi bloccato in un letto, senza sapere cosa sarebbe stato del suo futuro, senza sapere se avrebbe potuto ancora camminare".
All'interno del racconto, Daouda ripercorre momenti drammatici: "Un giorno in allenamento le mie gambe hanno smesso di funzionare. Sono caduto e non riuscivo più a camminare, non sentivo più niente. Il momento più brutto della mia vita è cominciato dal nulla, perdevo equilibrio e forza nella corsa e nel tiro”.
Il calvario è stato incredibile: “Quando sono arrivato in ospedale hanno fatto degli esami, poi il giorno dopo volevo andare in bagno e sono caduto. Ho chiamato il dottore, gli ho detto che non sentivo più nulla e non trovavo spiegazioni”, spiega ancora Peeters. Che aggiunge: “Ho avuto paura di morire. Tutta la mia vita sono stato sano, poi da un giorno all'altro è cambiato tutto”. L’inquietudine è una compagna di viaggio, poi si fa forza: “All'improvviso una mattina ho sentito che riuscivo a muovere i piedi, si stavano ristabilendo le connessioni”. Iniziato il percorso di riabilitazione, molto faticoso, Daouda riprova a correre: “Mi faceva molto male, i miei muscoli non erano più abituati a camminare ogni giorno”.