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Juventus, Locatelli: "Vogliamo vincere due Coppe, una mazzata andare via dal Milan"

Maurizio Perriello
Juventus, Locatelli: "Vogliamo vincere due Coppe, una mazzata andare via dal Milan"DAZN

L'obiettivo della Juventus quest'anno è vincere le due Coppe: Italia ed Europa League. Ad affermarlo è uno dei cuori pulsanti della squadra, Manuel Locatelli, che ha affidato i suoi pensieri al canale Twitch del club. "Poi lo sappiam, il sogno più grande di ogni juventino è tornare a vincere la Champions. Ma a me piacerebbe anche vincere lo Scudetto con questa maglia”.

Manuel Locatelli, Juventus-FriburgoGetty Images

Cosa ha detto Locatelli su Twitch

Il centrocampista bianconero è stato i migliori in campo nel Derby d’Italia. “A San Siro è stata una partita bellissima, potevamo chiuderla prima. Ma è stato bello anche vincerla così, perché abbiamo tenuto il giusto atteggiamento. Credo sia stata una delle migliori partite di quest’anno”.

La mancata convocazione del ct Mancini

Nonostante l'ottima prestazione in campionato, Locatelli non è stato convocato a Coverciano dal ct Roberto Mancini per preparare la gara contro l'Inghilterra. "Ci sono rimasto male, vivo la Nazionale come ogni ragazzo, ma posso solo dimostrare sul campo cosa possa dare e riconquistarmela con il lavoro. Alla fine bisogna far parlare il rettangolo verde, non serve dire altro”.

italy-locatelli(C)Getty Images

Idoli juventini

Il discorso si è poi spostato sugli idoli calcistici che hanno giocato nella Vecchia Signora. In primi il Pinturicchio. "Del Piero è il simbolo della Juve, come lui anche Nedved, Buffon", ha detto Locatelli. "Sono i calciatorici storici di un club quelli che guardi sempre".

Poi Andrea Pirlo per il ruolo, "ma un altro che sto conoscendo per bene è Pessotto. È un grande, mi sta insegnando tutti i trucchi. Si veste sempre in giacca e cravatta e io lo stuzzico quando non la mette. Senza dimenticare Chiellini e Bonucci, che sono la dimostrazione della juventinità oggi".

La partenza dal Milan

Locatelli ha parlato anche della partenza da Milano. "Il momento in cui sono andato via dal Milan è stata una bella botta, perché non me lo sarei aspettato. Ero giovane, è stata una bella mazzata. A Sassuolo mi sono rimboccato le maniche e lì ho conosciuto una famiglia fantastica. De Zerbi mi ha esaltato come uomo e calciatore. Nelle difficoltà fai un passo indietro ma poi fai un passo doppio”.