Adrien Rabiot è praticamente rinato dalle sue ceneri. Sembrava vicinissimo all'addio alla Juventus, salvo poi rimettersi sui binari giusti, fino ad arrivare al centro del progetto tecnico di Massimiliano Allegri. Ora non ha alcuna intenzione di fermarsi, anche perché c'è il Mondiale da disputare con la Francia prima di rituffarsi sul campionato.
Ne ha parlato con grande motivazione nell'intervista concessa oggi alla Gazzetta dello Sport.
Getty
Le parole di Rabiot
Mondiale
"È un sogno che non si era realizzato quattro anni fa in Russia, adesso invece me lo sto godendo a pieno, ripensando anche ai primi ricordi più intensi di quando ero bambino. In particolare, il Mondiale del 2006 con il gran ritorno di Zidane, il tifo ad ogni partita, peccato solamente per la finale persa ai rigori contro l’Italia.
Confermarsi è impossibile? Nulla è impossibile, nella vita come nel calcio. Sarà complicata, perché è già difficile quando non si è tra i favoriti. Da campioni in carica tutti vorranno batterci. È una bella sfida collettiva, ma vogliamo scrivere la storia. In ogni caso è un’esperienza unica per qualsiasi giocatore".
Juventus
"Da gennaio sono certo che ci giocheremo alla pari lo scudetto, anche grazie ai rientri di Pogba e Chiesa. Vista la rosa, non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di lottare per il titolo. L’inizio non è stato facile per gli infortuni. Non abbiamo mai giocato al completo, ma avevamo l’obiettivo di tornare sul podio prima del Mondiale, per sfidare a gennaio il Napoli che ha fatto un inizio di stagione incredibile. Ma pure loro perderanno qualche punto per strada, sta a noi approfittarne.
Dieci punti sembrano tanti, ma la stagione è lunga. Il ritorno di Chiesa e Pogba ci farà bene, come il contributo dei giovani come Fagioli, Miretti, Soulé e Iling Junior. Insieme possiamo puntare allo scudetto. È quasi un peccato fermarsi adesso perché si è innescato un cambio di mentalità e abbiamo creato il clima giusto, con energia ed entusiasmo".