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Juventus, motivazioni della sentenza: "Illecito grave, ripetuto e prolungato"

Carlo Carillo
Juventus, motivazioni della sentenza: "Illecito grave, ripetuto e prolungato"Getty

La Corte d'Appello Federale della Figc, come riportato da ANSA, ha rilasciato le sue motivazioni sul caso Juventus.

"Il club bianconero ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione".

Arrivabene-Nedved-Agnelli JuventusGetty

"Natura ripetuta e prolungata della violazione"

Nel merito è stato ritenuto che la Juve abbia commesso l'illecito "vista la documentazione proveniente dai dirigenti" del club "con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture" e che "l'impressionante mole di documenti giunti dalla Procura della Repubblica di Torino ha evidenziato l'intenzionalità sottostante all'alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori".

"Per quanto riguarda la sanzione - proseguono le motivazioni - la Corte ha tenuto conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione e della stessa intensità e diffusione di consapevolezza della situazione nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A".

Nessuna evidenza sulle altre società

Nei fatti nuovi che hanno portato alla riapertura del processo sportivo per le plusvalenze "non sussistono evidenze dimostrative specifiche per le altre società". È quanto emerge - apprende l'ANSA - dalle motivazioni della sentenza, che stanno per essere pubblicate, della Corte di appello federale che ha inflitto 15 punti di penalità alla Juve e prosciolto gli altri club.

I giudici sportivi hanno infatti ritenuto che "nei fatti nuovi sopravvenuti non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere l'accusa e tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata una sistematica alterazione di più bilanci".

Correzioni a penna

Si legge, inoltre: “Diventano rilevanti le operazioni di nascondimento operate da alcuni dirigenti della Juventus che si sono spinte sino ad intervenire correggendo “a penna” le fatture ricevute dalla controparte per non far emergere la natura permutativa dell’operazione compiuta (evidenze contenute nel file n. 733488 trasmesso alla Procura federale dalla Procura della Repubblica di Torino)".

Fabio Paratici tottenham(C)Getty Images

Il ricorso della Juventus

Nelle prossime ore la Juventus presenterà sicuramente ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni.

Non si tratta di un vero e proprio terzo grado di giustizia fuori dalla sfera della Federcalcio, piuttosto un pronunciamento sulla legittimità e non sul merito.

Che cosa significa?

Il compito dei giudici in questo grado sarà quello simile a una "Cassazione" sportiva, quindi di verificare possibili violazioni dei diritti della difesa o vizi di forma o conclamate interpretazioni devianti del Codice di giustizia sportiva.

Nel caso in questione, la battaglia legale verterà presumibilmente su una questione di tempo e di articoli, gli avvocati sosterranno nel ricorso una violazione nel tempo massimo (30 giorni) per la revocazione (il ricorso per riaprire il processo) e una sbagliata declinazione dell’articolo 4, quello della “slealtà”, quello che è valso il -15 ai bianconeri.