Cinque anni più altri tre, separati da un biennio di inattività. La lunga parentesi di Massimiliano Allegri alla Juventus in pratica è durata due lustri, tra loro molto diversi a livello di soddisfazioni e trofei sollevati. Dal 2014 al 2019 ha solo vinto e in due occasioni ha addirittura sfiorato il trionfo in Champions, negato prima dal Barcellona (nel 2015) e poi dal Real (nel 2017).
Dal 2021 al 2024 invece ha conquistato un solo titolo, la Coppa Italia di mercoledì a Roma contro l’Atalanta, e ha dovuto fronteggiare un clima sempre più ostile nei suoi confronti, soprattutto sui social, a causa del gioco espresso dalla squadra. Adesso il tecnico livornese si godrà un periodo di riposo, ma difficilmente starà fermo due stagioni come tra la prima e la seconda esperienza bianconera. Allora veniva da cinque scudetti conquistati di fila e cercava in Italia una panchina che gli permettesse di restare a certi livelli. Stavolta, invece, ricaricate le batterie dopo le tante energie nervose spese negli ultimi mesi, potrebbe decidere di ributtarsi nella mischia decisamente prima. E senza più preclusioni nei confronti di un trasferimento all’estero.
Dal 2019 al 2021 Max ha rifiutato il corteggiamento di un paio di club, i cui progetti non lo stuzzicavano abbastanza, e della nazionale olandese mentre l’approdo all’Inter, che avrebbe gradito complice la presenza dell’a.d. Marotta (con il quale aveva vinto a Torino), era sfumato dopo l’armistizio a Villa Bellini tra la dirigenza nerazzurra e Antonio Conte (25 agosto 2020). In fondo però Allegri poteva permettersi di aspettare l’occasione giusta perché non era (e non è) ossessionato dal richiamo del campo visto che riesce a godersi la vita di tutti i giorni lontano da uno spogliatoio. Quei ventiquattro mesi senza pallone gli hanno consentito, nell’estate 2021, di scegliere tra il Real Madrid, l’Inter e la Juventus, alla quale non seppe dire di no perché il legame con Andrea Agnelli era troppo forte. In questo momento ci sono diverse squadre, sia in Italia sia all’estero, che non hanno l’allenatore per la prossima stagione.
E il curriculum di Max gli permette di ambire a qualsiasi panchina. Resta da vedere se, avendo un contratto ancora in vigore con la Juventus fino al 30 giugno 2025, prevarrà il desiderio di rigettarsi subito nella mischia, ovvero fin dall’inizio del 2024-25, o se preferirà temporeggiare. Di certo, non ha più preclusioni su un’esperienza lontano dai confini italiani, un’opzione che in passato ha preferito non scegliere. Nel giugno 2017 il Psg era alla ricerca di un nuovo tecnico e aveva sondato il terreno con Max, reduce dalla finale di Champions persa contro il Real Madrid. Come finì? Allegri decise di restare alla Juve e rinnovò il contratto, mentre Emery venne confermato dai francesi. Nel corso degli anni lo ha cercato anche il Real Madrid, in modo più convinto (come detto) nel 2021 quando Florentino Perez era alla caccia del sostituto di Zidane, arrivato alla fine del suo secondo ciclo con i blancos. Disse di no preferendo il ritorno alla Juventus pure alla proposta dell’Inter che doveva sostituire Conte. Lo scorso giugno, invece, il corteggiamento molto pressante era stato di un club dell’Arabia Saudita che gli aveva proposto un triennale da trenta milioni a stagione. Adesso la Saudi Pro League potrebbe tornare alla carica, con un’altra offerta importante. E senza più la panchina della Signora, magari Max ascolterà in maniera più attenta. Il filo che lo legava alla Serie A adesso non c’è più.
Fonte: Gazzetta.it