Due stelle, uno scudetto e una ThuTa. È l’outfit del momento, e un po’ anche della necessità, ma l’Inter, vestita così, si è sentita subito comoda ed efficace. E questo è quello che conta per Inzaghi, perché venerdì sera contro l’Atalanta, la formula d’attacco nerazzurra è destinata a non cambiare dopo il 2-0 al Lecce: ancora Thuram e Taremi, ancora i due presunti rivali del centro-area che si stringeranno la mano e proveranno a trascinare l’Inter verso un altro successo, stavolta contro una big. Nella testa di Simone l’accoppiata rientrava all’interno di un piano di gestione delle risorse a medio-lungo termine: si parte dalla ThuLa, la coppia dei gol scudetto, e si arriva alle varianti, perché Taremi è la punta polifunzionale che l’anno scorso mancava e può duettare con Lautaro o Thuram indifferentemente. Tra campionato, Champions e Mondiale per club, le occasioni non sarebbero mancate. Il contrattempo che ha fermato il capitano dopo una sola apparizione, però, ha riscritto le tabelle dell’allenatore: Taremi e Thuram hanno avuto giusto il tempo di connettersi a Marassi, uno spicchio di partita trascorso insieme allo stesso Lautaro che ha fruttato il secondo dei due gol di Marcus al Genoa, poi si sono ritrovati a duettare dall’inizio contro il Lecce e ora si preparano il bis nella sfida da piani alti con l’Atalanta.
Lautaro infatti è ancora in ritardo, l’affaticamento da sovraccarico che lo aveva fermato alla vigilia della gara coi salentini non è ancora smaltito e il tempo stringe: ieri il Toro ha lavorato a parte e farà lo stesso anche oggi, aumentando leggermente i carichi. Il rientro in gruppo potrebbe materializzarsi tra domani e giovedì, quando l’Atalanta sarà ormai dietro l’angolo. E con la sosta all’orizzonte, forzare i tempi sarebbe un rischio che nessuno in casa nerazzurra vuole correre: giocatore, staff medico e tecnico valuteranno insieme che cosa fare in base anche alle sensazioni dell’argentino, ma la sua presenza venerdì in panchina resta in dubbio. E allora Inzaghi ripartirà da dove aveva lasciato. Ovvero da certi movimenti che vanno ancora registrati e da una intesa da affinare, ma anche dalla sensazione di pericolo costante che Marcus e Mehdi hanno lasciato impressa alla prima uscita di coppia sul prato di San Siro. L’ex Porto ha servito a Darmian l’assist dell’1-0 facendo valere la propria abilità nel gioco aereo e si è guadagnato gli applausi dei 70mila del Meazza con un tentativo di sforbiciata andato a vuoto, Marcus si è presentato al tiro un paio di volte e ha conquistato il rigore che Calhanoglu ha trasformato nel 2-0 finale. Inzaghi ha apprezzato e ha messo il timbro nel post partita: "Hanno lavorato molto, molto bene per la squadra: Marcus è stato bravissimo sull’azione del rigore, in quel momento per noi era molto importante. Taremi si è mosso bene: era alla prima da titolare con Thuram, insieme avevano giocato pochissimo. È un giocatore generoso, si è dato da fare: è stato poco appariscente però molto utile per la squadra".
Ma il peso di un attaccante, si sa, si misura anche e soprattutto con i gol, e Taremi ha una voglia matta di riprendere il filo del discorso interrotto dall’infortunio che lo aveva frenato agli sgoccioli del precampionato. Nelle prime amichevoli da interista aveva segnato sempre e in tutti i modi, come del resto gli succede da una carriera intera: dai tempi del Persepolis, passando per Rio Ave e Porto, Taremi è sempre andato in doppia cifra. Chi lo conosce racconta di un’attitudine naturale da cecchino, e chi lo frequenta ad Appiano conferma, vedi Zielinski: «Ha la testa giusta del campione, concentrato solo sul gol. La cosa che mi ha colpito di lui è la freddezza, quando arriva davanti alla porta la butta sempre dentro». Per calarsi al meglio nella parte e riuscirci nel più breve tempo possibile, Taremi sta provando ad accelerare con le lezioni di italiano: la conoscenza migliora in fretta, entro Natale vuole essere padrone della lingua. Quella dell’Inter, Mehdi ha imparato a padroneggiarla presto: aver lavorato con i nuovi compagni dall’inizio del ritiro lo ha aiutato a capire che cosa Inzaghi si aspetta da lui, gli allenamenti di questi giorni con Thuram potranno migliorare l’intesa con Marcus. Per sapere quello che si aspettano i tifosi nerazzurri venerdì sera, invece, non servono libri: l’atmosfera di San Siro può mandare sotto shock, come ha scritto Taremi sui social, ora tocca a lui ricambiare il favore con i primi gol da interista.
Fonte: Gazzetta.it