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Calcio

La carica dei 101 milioni: Juve, tocca alla coppia Douglas Luiz-Koopmeiners

Matteo Nava
La carica dei 101 milioni: Juve, tocca alla coppia Douglas Luiz-KoopmeinersN/A
I due assi del centrocampo che sono costati oltre 100 milioni mai titolari. Alla Continassa 5 giorni per prepararli e schierarli insieme in casa dell’Empoli

L’investimento complessivo per i due protagonisti e i colori bianconeri possono ricordare il film Disney del 1961, ma in questi giorni alla Continassa si sente il ringhio dei mastini, non i dolci guaiti dei cuccioli di dalmata. Centouno, questa volta, sono i milioni di euro che la Juventus ha speso tra luglio e agosto per portare a Torino Douglas Luiz prima e Teun Koopmeiners poi, ma per motivi differenti nessuno dei due ha finora giocato da titolare. Il talentuoso brasiliano ha scontato il ritardo di condizione dovuto all’arrivo tardivo dopo le fatiche di Coppa America con la Seleçao, il versatile olandese si è unito al gruppo di Thiago Motta solamente negli ultimi giorni. Se l’allenatore della Juventus si è potuto dispiacere di queste contingenze, ora sta beneficiando delle mancate convocazioni nazionali dei due centrocampisti. Che prima si sono rammaricati per l’esclusione e poi si sono proiettati a testa bassa sulle preziosissime ore di lavoro a disposizione nell’incubatrice della Continassa.

Nello scenario di una squadra rivoluzionata nel giro di un paio di mesi, una decina di giorni senza partite è sapore dolcissimo per il palato di Motta. Certo, la difesa è per esempio “decimata” dalle convocazioni, ma sul centrocampo Thiago ha parecchio materiale da lavorare. Dopo il fine settimana di libertà concesso ai calciatori, oggi la Juventus torna al lavoro: lo fa con Douglas Luiz, Koopmeiners e Manuel Locatelli a rapporto, tra gli altri. A breve dovrebbe aggiungersi al gruppo anche Khephren Thuram di rientro dalla lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, ma in generale l’allenatore può apparecchiare la tavola bianconera per l’esordio combinato di Douglas Luiz e Koopmeiners. Nulla è scontato, ovviamente, ma l’occasione è ghiotta e prima di Empoli-Juventus di sabato (ore 18) ci sono cinque giorni di allenamento per strutturare una colonna vertebrale nuova alla sua squadra.  Il brasiliano e l’olandese sono i due acquisti più costosi dell’estate di Serie A con i cartellini pagati dai bianconeri rispettivamente 50 e 51,3 milioni di euro e tutti a Torino sono impazienti di vederli tra i titolari in distinta alla quarta giornata di campionato. Tra la scorsa settimana e quella appena cominciata entrambi devono sudarsi la maglia dal primo minuto, ma l’attesa e la curiosità montano già dall’inizio della stagione.

Quella di Douglas Luiz è stata un’operazione dettata dall’occasione e dalla velocità di esecuzione, con la necessità di incassare dell’Aston Villa che ha suggerito l’assist per il gol del direttore tecnico Cristiano Giuntoli: Enzo Barrenechea e Samuel Iling-Junior a Birmingham - ma già altrove in prestito - per 22 milioni complessivi (più bonus) e il brasiliano a Torino. Koopmeiners è stato invece il desiderio di mercato per eccellenza, diventato prima obiettivo e poi colpo a effetto da 51,3 milioni più 6 di bonus a termine di un lungo braccio di ferro con l’Atalanta. Per l’investimento economico e per le indubbie qualità a curriculum entrambi faranno presto parte del nucleo centrale della Juventus 2024/2025, anche se finora sono stati comparse da secondo tempo nelle prime tre giornate di Serie A.

Il “peso” dell’eventuale doppia titolarità aumenta considerevolmente se si analizza la “vicinanza” tattica tra i due: uno in mediana con baricentro tendente all’inserimento, l’altro sulla trequarti con il passepartout del dinamismo che lo porterà a spaziare dalla linea di metà campo fino all’area avversaria, considerando soltanto la fase di possesso. Douglas Luiz ha già dato un assaggio del suo repertorio, tra le amichevoli e i 55 minuti complessivi di campionato: piedi educatissimi, visione di gioco, difesa del possesso, dribbling utile sempre in tasca, assist. Koopmeiners promette dal canto suo polmoni, intelligenza tattica, gol, presenza fisica e minaccia da ultimi 30 metri, con qualche lampo intravisto già contro la Roma nonostante una forma lontana dai suoi standard. Ciò che possono fare insieme, lo sognano i tifosi: scambi nello stretto, palleggio di qualità, rifornimenti continui per Dusan Vlahovic. Sabato, forse, si comincerà a scoprirlo. 

Fonte: Gazzetta.it