Si continua a giocare tutti i giorni in Serie C, in una quarta giornata che si completerà domani (lunedì 16 settembre) con quattro posticipi. Ecco intanto quanto accaduto nelle dieci partite del programma domenicale. La risposta era necessaria, per non perdere contatto dalla coppia (a punteggio pieno) in vetta: è il Vicenza migliore di inizio stagione quello che supera la Pro Patria (2-0) davanti ai novemila del Menti, di cui oltre settemila abbonati; a segno con due bei gol gli attaccanti, Morra e Rauti, a premiare la scelta di Vecchi che li ha affiancati nell’undici titolare. Il Vicenza sale così a otto punti, comunque uno in meno rispetto alla più grande sorpresa della C: continua infatti la favola della matricola Caldiero, che stende (4-1) la Pro Vercelli centrando così la terza vittoria in quattro partite (tra i marcatori c’è ancora Tommaso Marras – secondo gol di fila per il 20enne ex Monza – oltre alla bandiera Zerbato, capitano in squadra dal 2017). Crolla invece la Triestina, sotto i colpi dell’Atalanta U23 che passa d’autorità al Nereo Rocco (5-1): trascinatore dei giovani nerazzurri l’immarcabile serbo Vanja Vlahovic – tripletta per l’omonimo di Dusan, 19 reti in Primavera e 5 in C nel 2023/24 –, a segno anche Panada e Vavassori (il solo gol di D’Urso non basta a evitare il terzo k.o. consecutivo alla squadra di Santoni, contestata dal suo pubblico e adesso con la panchina che traballa). Arriva invece il primo successo per il Trento di Tabbiani, ancora esiliato a Padova per i lavori in corso al Briamasco: nel 3-2 all’Arzignano risulta decisivo l’esperto Samuel Di Carmine, autore della terza rete. Finisce 1-1 Clodiense-Lumezzane: avanti con Tenkorang, gli ospiti vengono raggiunti da Biondi.
Vola la Ternana, che rifila un secco 3-0 al Pineto con la doppietta del bomber Cianci e (nel mezzo) il secondo gol firmato da Romeo. Nella sfida tutta umbra del Curi – settemila spettatori e la prima in casa per il neo presidente Faroni – finisce 1-1 tra Perugia e Gubbio: al rigore trasformato da D’Ursi, sempre nel secondo tempo, replica Mezzoni. A Perugia, comunque, il cambio al vertice del club ha riportato entusiasmo. Una sola squadra al comando: è il Cerignola di Peppe Raffaele, che ribalta il Giugliano (3-1) con un super secondo tempo, cancellando l’iniziale vantaggio campano di Njambè con le firme di Salvemini, Jallow e Tascone (unica nota stonata per la capolista il preoccupante infortunio di Cuppone, che verrà valutato nei prossimi giorni). All’inseguimento c’è il Benevento, che sta iniziando a carburare: il successo esterno sull’Altamura (che gioca al San Nicola di Bari ed è ancora fermo a quota zero) matura però solo al tramonto della partita, con Berra che sblocca all’89’ e Lanini a chiudere i conti al 97’. Continua invece a viaggiare col freno a mano tirato l’Avellino, che raggiunge la Cavese (1-1, Gori replica a Marranzino) ma non ha ancora vinto una partita: sempre più complicata la posizione dell’allenatore Pazienza.
Fonte: gazzetta.it