La Signora va all’attacco e progetta un tris di colpi: Koopmeiners e due ali, da Nico Gonzalez a Conceicao Jr. Il primo potrebbe essere Koop, adesso segnalato a un passo dalla Juventus. Merito dei contatti sottotraccia delle ultime ore. Colloqui positivi e intesa sempre più vicina. L’esclusione dell’olandese dai convocati per la Supercoppa Europea, decisione scontata dopo lo strappo dei giorni scorsi con l’Atalanta, è stata accompagnata da una serie di mediazioni e movimenti che hanno rafforzato l’ottimismo. A Torino, ma forse a questo punto anche a Bergamo, sembrano aver fretta di girare pagina. La Signora vuole iniziare un nuovo capitolo con Koop nel motore. E la Dea punta a stringere per il sostituto: il prescelto resta O’Riley. È questa l’ultima tessera che manca per concludere un puzzle da mille pezzi e da 50 milioni più 5 bonus. Gli eventi non hanno avuto conseguenze di mercato immediate, l’Atalanta ha continuato a fare muro, ma i contatti sono stati faticosamente avviati e la Juventus ha visto almeno spiragli di trattativa. L’incedibilità assoluta di cui ha sempre parlato l’a.d. nerazzurro Luca Percassi («Vendere Teun non è mai rientrato nei nostri programmi»), con certi presupposti diventerà relativa.
E le condizioni dell’Atalanta sono note, le prime due collegate: tempi della definizione dell’affare brevi abbastanza per avere il tempo di “firmare” il sostituto giusto ma anche, prima di privarsi di Koop, la certezza di averlo in mano. Il danese Matt O’Riley del Celtic, il prescelto, è un’ipotesi tuttora non facile per la concorrenza del Brighton, ma ancora viva. Il terzo nodo è quello che, da subito, ha creato divergenza fra le parti: fra i 60 milioni dell’ideale valutazione dell’Atalanta e la spesa di 45-50 preventivata dalla Juventus c’era troppa distanza. Solo un effettivo avvicinamento delle parti - diciamo a metà strada - potrà far cadere l’ultimo muro che ancora le divide. La sensazione è che avverrà molto presto. Già, la “telenovela Koop” ha avuto una prima evoluzione, rispetto allo stallo che si è protratto per mesi, all’inizio della scorsa settimana, alla ripresa degli allenamenti dell’Atalanta dopo l’amichevole di Parma. Koopmeiners – che al Tardini era sceso in campo nella ripresa – fin lì "si era comportato benissimo", come ha poi spiegato Gasperini, ma l’atteggiamento dell’olandese, radicalmente cambiato in negativo nel corso di una riunione tecnica, avrebbe portato a un acceso confronto fra i due. I rumor successivi fanno riferimento all’allontanamento del giocatore dall’allenamento, che in realtà Koop non inizia neanche. E da quel momento, siamo al 6 agosto, di fatto “sparisce” da Zingonia.
La storia è nota: l’olandese presenta un certificato medico per stress psicofisico; pur senza conferme ufficiali trapela in fretta la voce della sua assenza dal centro sportivo; Gasperini rivela lo strappo in un’intervista all’Eco di Bergamo. Di colpo viene alla luce un contesto inatteso, dai risvolti che sia il tecnico che il club avevano sperato, e cercato, di evitare. Una situazione di fatto molto delicata, per gli equilibri dello spogliatoio nerazzurro e anche per motivi ambientali: i social rivelano il forte disappunto dei tifosi per il comportamento di Koopmeiners. L’olandese è la ciliegina di una torta ancora da completare con l’arrivo di due attaccanti esterni. Il nome più caldo resta quello di Nico Gonzalez della Fiorentina. L’argentino ha già un accordo con la Juventus. Ma i viola, prima di cedere Nico, vogliono avere in mano il sostituto: quell’Albert Gudmundsson da giorni vicinissimo al trasloco a Firenze. Nelle ultime ore, però, si registra un ritorno di fiamma dell’Inter per l’islandese. La mossa dei nerazzurri come minimo potrebbe rallentare l’effetto domino Gud-Nico e di conseguenza la speranza della Juve di arruolare il sudamericano per il debutto di lunedì sera contro il Como. Parallelamente a Gonzalez, proseguono i contatti per Francisco Conceicao del Porto.
Fonte: Gazzetta.it