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Calcio

La Juve precipita: da cosa dipende ora il futuro di Allegri

Fabiana Della Valle
La Juve precipita: da cosa dipende ora il futuro di AllegriN/A
Cosa può succedere ora? Tutte le ipotesi sono aperte, e molto dipenderà dalla conquista degli obiettivi prefissati dalla società
Il giorno dopo fa ancora più male e neanche il cioccolato dell’uovo riesce ad addolcire la Pasqua della Juventus. La situazione è preoccupante: una sola vittoria nelle ultime 9, a livello di punti (gli stessi dell’anno scorso e di due anni fa dopo 30 giornate) peggior risultato delle ultime 13 stagioni (era dal 2010-11 che la Juventus non ne faceva di meno) e una crisi da cui squadra e allenatore non riescono a uscire. La Champions è a rischio e stavolta non per colpa delle inchieste giudiziarie, come un un anno fa, ma perché la Signora ha dilapidato un tesoretto di vantaggio in maniera sciagurata. Il Bologna domani può andare a -2, la Roma a -5 e i tifosi bianconeri tremano, così come il club, perché non centrare la qualificazione per il secondo anno di fila sarebbe una rovina, dal punto di vista economico oltre che sportivo.  Per questo la società, che in settimana ha ribadito la fiducia a Massimiliano Allegri con l’amministratore delegato Maurizio Scanavino, continua a far quadrato intorno al suo allenatore, perché non è questo il momento di creare ulteriori tensioni. Il futuro però a questo punto è tutto da decidere, anche per l’allenatore che è legato alla Juventus per un altro anno con un ricco ingaggio (7 milioni di euro) che rende problematico l’addio anticipato. Una possibilità da escludere - a meno di cataclismi - a stagione in corso, perché alla Juventus non è solita cambiare nel bel mezzo dell’annata, ma non a fine campionato.  Ogni valutazione sarà rimandata in primavera, quando la Signora saprà se potrà partecipare alla nuova Champions, assicurandosi circa 80 milioni di incassi, preziosi per ripianare e anche per il mercato. Lo scenario peggiore sarebbe niente Europa che conta ed eliminazione in semifinale di Coppa Italia. A questo proposito già l’andata di martedì all’Allianz Stadium, ancora contro la Lazio, sarà fondamentale per mettere un piede in quella finale che vale anche l’accesso alla Supercoppa italiana a quattro. In quel caso sarà difficile immaginare Allegri ancora sulla panchina della Juventus per un’altra stagione, nonostante il costo alto del suo stipendio. Se la squadra non dovesse riuscire a risollevarsi significherebbe che c’è scollamento totale tra il gruppo e l’allenatore e si valuterebbe seriamente l’idea di cambiare in anticipo.  La Juventus però può ancora arrivare tra le prime 4 e vincere un trofeo e in questo modo salverebbe la stagione e probabilmente cambierebbe anche il destino dell’allenatore. Difficile mandare via chi ha appena vinto un trofeo (sebbene ad Andrea Pirlo sia successo con due) e ha centrato l’obiettivo richiesto. Anche se ci sarebbe sempre il nodo rinnovo da sciogliere. La Juventus non è solita tenere un allenatore in scadenza ma se il tecnico se la sente non è escluso che si possa fare un’eccezione. Di sicuro ci si siederà a tavolino per provare a trovare un accordo, anche in base ai progetti del club, che vuole sì rinforzare la squadra ma anche in estate continuerà ad avere risorse economiche. Per una società che punta a stipendi sostenibili e ad abbassare il monte ingaggi è improbabile ipotizzare un un prolungamento di una o due stagioni alle stesse cifre.  Dipenderà anche dalla volontà di Allegri, perché potrebbe essere anche lui a considerare chiuso il suo secondo ciclo bianconero, e anche da come arriverà la qualificazione in Champions, se con un terzo posto, un quarto o addirittura un quinto (anche quello potrebbe valere, ma lo sapremo solo più avanti) agguantato magari all’ultima giornata. Di sicuro nelle valutazioni del club peserà più la Champions della conquista della Coppa Italia. Alla Juventus però a tutto questo per ora non pensano. Sono preoccupati sì ma anche fiduciosi e soprattutto concentrati sul finale di stagione. E come Allegri, sono tutti convinti che la Champions alla fine arriverà.