I risultati fanno sempre la differenza, soprattutto quando si tratta di un derby. Chi vince esulta, chi perde è condannato a pensare e ripensare agli errori commessi almeno fino alla prossima sfida. È quello che è successo tra Juve Stabia e Salernitana: la squadra di Pagliuca si è imposta domenica 2-1 all’Arechi lanciando i gialloblù al sesto posto, in piena zona playoff, con 25 punti: gli stessi di Cremonese e Cesena. Una soddisfazione enorme per una formazione neopromossa composta in gran parte da giovanissimi. Domenica in campo c’erano sette giocatori reduci dalla passata stagione e altri quattro che arrivano dalla C. Il gruppo del tecnico di Cecina è il secondo per età media più bassa dei calciatori in campo. Tanti lavorano insieme già dallo scorso anno e l’intesa in campo si vede: due successi nelle ultime due e quattro risultati utili di fila. I tifosi non potevano essere allo stadio per il divieto di trasferta, allora hanno accolto la squadra al rientro in città con fuochi d’artificio e cori. I ragazzi sono scesi dal bus prendendosi l’abbraccio della loro gente, così è partita la festa.
A Salerno invece sta succedendo l’opposto. I granata galleggiano in zona playout e nelle ultime cinque partite hanno conquistato una sola vittoria, addirittura tre sconfitte e un pareggio. Neppure l’arrivo di Colantuono al posto dell’esonerato Martusciello ha cambiato le cose. I tifosi continuano a criticare squadra e dirigenza: contro la Juve Stabia hanno abbandonato la curva per oltre un quarto d’ora a inizio gara. L’incubo Serie C è da evitare, la paura si avverte. L’anno scorso la Salernitana provava a farsi strada in Serie A, ma la stagione è stata fallimentare: appena due successi in 38 gare e ben 81 reti subite. In estate il d.s. Petrachi ha provato a riorganizzare il gruppo insieme al mister e a tutta la società. Ma nessuno dei nuovi arrivi è riuscito a fare la differenza. Il fisico di Simy, la fantasia di Verde e l’esperienza di Soriano finora non sono bastati per risollevare le sorti della squadra. I trenta chilometri che dividono Castellammare e Salerno sembrano un’infinità se si pensa alla differenza in termini di risultati in questa stagione. Per una squadra che sogna in grande da neopromossa, c’è n’è un’altra che soffre e proverà a evitare a tutti i costi il doppio salto all’indietro dalla A alla C.
Mister Pagliuca preferisce volare basso: "Continuiamo a lavorare giorno dopo giorno restando umili e concentrandoci sui nostri obiettivi – ha detto l’allenatore dopo la partita -. Siamo arrivati quest’anno dalla C e dobbiamo conquistare la salvezza". Le prime tre forze del campionato stanno scavando un solco tra loro e le inseguitrici, ma la lotta prosegue. Ora davanti alla Juve Stabia ci sono soltanto Spezia, Pisa e la capolista Sassuolo. Per Colantuono i problemi non si fermano: "Il momento è questo, non possiamo piangerci addosso. Stiamo lasciando per strada punti importanti, ma il campionato va veloce e dobbiamo già pensare alla prossima". Il derby tra Juve Stabia e Salernitana proseguirà a distanza, almeno fino al ritorno in programma ad aprile. Quando i tre punti in palio potrebbero davvero cambiare il corso della stagione.
Fonte: gazzetta.it