Il blitz è servito e la Roma piazza un altro colpo da novanta per un attacco ora davvero da Champions. Dopo un lungo bracco di ferro, infatti, i Friedkin hanno trovato l’accordo per Artem Dovbyk, il 27enne capocannoniere della Liga, a poco più di due giorni dallo sbarco di Matias Soule. L’accelerata è arrivata nel primo pomeriggio e ha portato al traguardo che sembrava essersi allontanato in mattinata quando il Girona ha deciso di schierare Dovbyk titolare nell’amichevole contro il Tolosa (è uscito al 43’). Il club spagnolo, infatti, dopo aver studiato nella notte di lunedì il rilancio giallorosso da 32 milioni più 6 di bonus, ha continuato a chiedere 35 più 5 (praticamente i 40 della clausola). Anche se l’offerta della Roma era in fondo la stessa dell’Atletico Madrid già accettata giorni fa e poi svanita di fronte al dietrofront di Dovbyk che non vedeva soddisfatte le promesse fatte in precedenza dal club di Simeone e che ha irritato il Girona. La Roma si è inserita subito bruciando la concorrenza del West Ham e in pochi giorni ha trovato la quadra non senza le fisiologiche difficoltà. Dovbyk diventa il terzo acquisto più costoso della storia romanista superando di poco Batistuta (pagato 70 miliardi di lire, al cambio circa 36,5 milioni). Il secondo dell’era Friedkin dopo Abraham pagato 41. Il gigante ucraino voleva solo la Roma dopo le telefonate di De Rossi e del presidente texano. Per lui un contratto di 5 anni a 3 milioni più bonus. Un atto di fede reciproco che consegna al tecnico romanista quello che è stato l’attaccante più decisivo della scorsa stagione in Europa. Con 24 gol in 36 partite e 8 assist, Artem si è dimostrato il giocatore dei top 5 campionati del vecchio continente con il più alto tasso di incisività in area avversaria (88,9%) superando campioni come Haaland o Lautaro. Importante la spinta di Dovbyk e del suo agente che è rimasto nella capitale questa settimana a fare da mediatore tra le due parti. Felicità anche per la moglie Yuliia che ha spinto molto per la destinazione Roma e che cura gli interessi social e di comunicazione del marito. Ora c’è solo da mettere le transenne a Fiumicino, perché l'attaccante atterrerà attorno alle 14 del 1 agosto. E sarà un altro bagno di folla. Così nel pomeriggio verso Girona è partita anche la Ceo Lina Soulokou che ha raggiunto Ghisolfi arrivato ieri nella cittadina catalana. Presente anche l’agente del calciatore, Liundovskyi. E Alona Iurchenko, la consulente legale dell’agenzia ucraina Alik Fg che si occupa di stipulare i contratti. In primis Ghisolfi ha incontrato ieri a cena il calciatore ottenendo di nuovo piena disponibilità a vestirsi di giallorosso mentre Dan Friedkin al telefono si raccomandava di chiudere il tutto entro la giornata di oggi. Nel frattempo il Girona ha avuto modo di studiare le variabili proposte dal d.s. romanista tra cui una modifica dell’offerta volta ad aumentare la cifra fissa (34 milioni) e abbassare i bonus a circa 4 milioni. Ma Pere Guardiola, fratello di Pep e a.d. del club, non si è accontentato chiedendo anche 20 milioni alla firma. Stamattina il lungo vertice tra i due club con la necessaria pausa pranzo prima dell’arrivo della Souloukou che ha sbloccato una volta per tutte la questione definendo la cifra finale a 38 milioni bonus inclusi, più il 15% sulla futura rivendita a favore dello stesso club spagnolo. Domani verrà firmato il tutto. Ci sono infatti da risolvere le fisiologiche formalità di un affare così grande che porta l’esborso dei Friedkin a 100 milioni solo nel mese di luglio.
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La Roma piazza un altro colpo: chiuso l'affare Dovbyk, atterra stamane
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