Non sempre si può vincere giocando bene e dominando l'avversario. Lo sa bene l'Inter, a maggior ragione dopo la partita di stasera. La squadra di Simone Inzaghi ha conquistato tre punti che pesano tantissimo per diversi motivi. Innanzitutto per come è arrivata la vittoria: segnare al 90' è un segnale di consapevolezza da parte dei nerazzurri che non hanno smesso di crederci nonostante le difficoltà trovate in partita.
Ma anche perché prima della sosta sarebbe stato un brutto colpo per l'Inter, considerando anche che alla ripresa ci sarà il derby contro il Milan (impegnato domani contro la Juventus). Dunque la squadra di Inzaghi ha quantomeno mantenuto il vantaggio conquistato finora, pure se i rossoneri dovessero battere la Juve domani sera.
Com'è andata la partita
Ci si aspettava una partita con una sola squadra in campo, considerando i tanti problemi avuti in settimana dal Venezia a causa di diverse positività al covid. E invece, come spesso poi accade, non è stato così. Perché il Venezia ha avuto il merito di mettere in campo un coraggio ammirabile e tanto orgoglio che hanno portato la gara in bilico fino alla fine.
La squadra allenata oggi da Bertolini, vice di Zanetti (fermo per il covid), era anche passata in vantaggio col gol di Henry che di testa ha sorpresa la difesa nerazzurra e Samir Handanovic. Prima della fine del primo tempo, però, l'Inter è riuscita a pareggiare la gara col gol dell'instancabile Barella.
Rimonta completata
Nella ripresa, poi, il Venezia ha sofferto tanto ma ha reso la vita molto complicata alla squadra di Inzaghi che ha dovuto attendere il 90' per festeggiare: cross di Dumfries e stacco perfetto di Dzeko che è valso il 2-1.
"Non ci sono partite facili. L'abbiamo visto anche oggi. È stata una gara molto complicata e ogni tanto ci sta anche soffrire, l'importante era vincere la partita" ha detto l'attaccante che ha deciso il match a fine partita.
Dzeko ha poi aggiunto: "Esultanza rabbiosa? No, segnare all'ultimo minuto è bello e bisogna esultare in questo modo. Il mister capisce di calcio, questa è la vita degli attaccanti e sa che potevo risolverla anche alla fine, il gol può arrivare fino all'ultimo minuto della gara.
La sosta arriva nel momento giusto, siamo un po' stanchi e nemmeno il terreno di gioco ci aiuta in questo momento. Era davvero importante vincere".
La storia si ripete
Ironia della sorte. L'Inter che batte il Venezia al 90' l'avevamo già visto: 20 anni fa i nerazzurri vinsero con il gol negli ultimi minuti di un attaccante che i tifosi dell'Inter ricordano ancora con affetto, ovvero Adriano.
Le parole di Simone Inzaghi
L'allenatore dell'Inter ha parlato dopo la vittoria ai nostri microfoni: "La squadra ci ha creduto fino alla fine. I ragazzi sono stati bravissimi, considerando il periodo che ci ha tolto molto fisicamente. In questo momento, però, anche San Siro è un problema molto grande. Non è una scusante ma obiettivamente non si riesce a giocare.
Penso che Lautaro abbia fatto una buona partita. I cambi sono stati determinanti perché in quel momento avevamo bisogno di una spinta e quelli che sono entrati sono stati bravissimi.
Il segnale è che nelle ultime dieci partite ne abbiamo vinte nove in campionato. Sappiamo che è difficile, lo sarà settimana dopo settimana ancora di più. Ora ci godiamo la sosta per recuperare energie importanti.
Obiettivamente se analizziamo i due gol presi mercoledì e quello di stasera dovevamo far meglio. Henry ha fatto un gran gol ma dovevamo prestare più attenzione. Bisogna ritornare a essere feroci in queste occasioni.
Ora ci aspetta un tour de force molto importante e sappiamo come dobbiamo lavorare. Bisogna fare i complimenti al Venezia per la partita che hanno fatto", ha chiuso Simone Inzaghi.
Il commento di Bertolini
Bertolini, vice di Zanetti, ha così commentato la gara: "Peccato per come è finita la partita. Il cerchio alla fine è il simbolo della nostra anima. Avremmo meritato un punto per quello che abbiamo messo in campo.
Difesa a tre? Venire a San Siro dopo la settimana che abbiamo vissuto non era l'ideale. Avevamo bisogno di essere aggressivi e quindi abbiamo deciso di cambiare qualcosa. I ragazzi hanno messo la testa sul campo, in maniera molto coraggiosa e con tanto orgoglio. Abbiamo davvero fatto il massimo ma c'è mancato qualche dettaglio sui gol subiti".