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Calcio

La strana vita di Origi. Si allena a Roma, a Firenze, mai col Milan. Per 4 milioni all'anno

Luca Bianchin
La strana vita di Origi. Si allena a Roma, a Firenze, mai col Milan. Per 4 milioni all'annoN/A
Dov'è finito l'attaccante preso nel 2022 a zero? Ha un accordo col club per lavorare da solo, assieme a un preparatore. Deve stare in Italia per ragioni (anche) fiscali ma non è mai con la squadra. E non gioca una partita da aprile...

Divock Origi è scomparso dal radar. Zero partite e immagini ufficiali, anche sui social. Ultima sua traccia, a luglio, quando Zlatan Ibrahimovic… gli abbassò l’età: “Origi e Ballo-Touré sono convocati, ma in Milan Futuro. Non fanno parte del progetto della prima squadra”. Retrocessione sul campo in Under 23. Sì, però da allora le cose sono andate diversamente. Ballo-Touré si è visto con Milan Futuro, anche in partita: è andata malissimo – espulsione alla prima uscita – ma si è visto. Origi no. Non pervenuto. E allora, dov’è Divock Origi? Non a Milano. Qualcuno lo ha visto a Firenze, altri a Roma e sì, effettivamente ha passato del tempo in entrambe le città. Il Milan ha scelto di non far allenare Origi con Fonseca e accetta che si tenga in forma da solo, con un preparatore, senza chance di contribuire a campionato o Champions League. Un progetto al capolinea. Divock però per ragioni fiscali deve restare in Italia per buona parte dell’anno – metà più uno dei giorni – perché solo così può usufruire dei benefici del decreto crescita.

E allora si torna sempre lì, alla vera stranezza di questa storia: il contratto. Origi è stato uno dei due acquisti di riferimento del Milan scudettato, nell'estate 2022. Arrivò a parametro zero dal Liverpool, con cui aveva vinto una Champions con gol in finale, segnando un gol iconico in semifinale, nel 4-0 al Barcellona che ribaltò il 3-0 in Catalogna: la deviazione da calcio d’angolo battuto a sorpresa da Alexander-Arnold. Firmò un contratto da 4 milioni netti a stagione fino a giugno 2026, più di 300.000 euro al mese. Da allora è andata francamente malissimo. Una prima stagione con Pioli da riserva, con due gol inutili in campionato e nulla in Champions. Poi il cambio di management, da Maldini e Massara alla gestione Furlani-Moncada, che ha scelto di mandarlo in prestito al Nottingham Forest per risparmiare i soldi dello stipendio. Origi non è mai stato titolare in Premier fino a dicembre e ha segnato solo una volta in Fa Cup. Ultima partita, ad aprile. C’è stato un momento, nell’estate 2024, in cui la cessione in Turchia sembrava possibile, poi non se ne è fatto nulla e… eccoci qui.

Fino a gennaio si andrà avanti così, navigando a vista. Origi ha sempre lavorato con un preparatore personale, anche negli anni in cui faceva parte al 100% di una rosa di un club professionistico, e continuerà a farlo. A questo punto, più che al Milan, sta tutto a lui, alla sua voglia di competere. Se accetterà di ridursi l’ingaggio per ripartire, magari dall’Inghilterra, magari dal Belgio, troverà una squadra pronta al grande rischio. In fondo Divock ha 29 anni e un talento indiscutibile, ha giocato al massimo livello. Se invece vorrà continuare a guadagnare 4 milioni all'anno, dovrà farlo senza giocare. E allora continuerà a vivere, a Milano, Roma, Firenze, chissà dove, pensando a com’era segnare al Barcellona in Champions. Giugno 2026 è futuro remoto.

Fonte: Gazzetta.it