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Calcio

La telenovela estiva, il ricatto, i 60 milioni, il taxi. E stasera Koopmeiners torna a Bergamo...

Guendalina Galdi
La telenovela estiva, il ricatto, i 60 milioni, il taxi. E stasera Koopmeiners torna a Bergamo...N/A
La trasferta in casa dell'Atalanta è fondamentale per la Juve e ancora di più per l'olandese. Che nella sua ex casa può dimostrare che la decisione presa è stata giusta

Quale accoglienza? "Un po’ di fischi e un abbraccio" è la sintesi di chi si prepara a tornare nella vecchia casa ma sente il peso del paragone tra passato e presente. Così Koopmeiners si sdoppia, spacca le opinioni dei tifosi vecchi e nuovi e resta un po' Mister Koop e un po' signor Teun, tanto per lasciare ancora netta - dopo cinque mesi - la distinzione tra quello che era all'Atalanta e quello che è alla Juventus. E in più, col fardello dell'ulteriore pensiero di ciò che potrebbe essere.  L'estate scorsa non è stata semplice, e nemmeno il suo trasferimento alla Juve. Dopo la gioia dell'Europa League, il mercato ha mangiato quasi tutta quella felicità. I bianconeri gli hanno fatto una corte serrata, la Dea non ne voleva sapere, decisa a restare ben lontana dal tavolo di qualsiasi trattativa. Percassi ribadiva che il centrocampista non era sul mercato ("La sua cessione non è nei nostri piani"), ma da Torino no, non ci stavano. La vicenda assume i contorni della telenovela ma più passa il tempo e più questo triangolo diventa un caso.

Ma soprattutto a quel punto è Koopmeiners che vuole la Juve.  L'Atalanta fissa il prezzo, Giuntoli tratta ma i milioni offerti sembrano non bastare mai. Arriva agosto e con lui i bollenti spiriti di un pre campionato che il giocatore praticamente non inizia mai con Gasperini. È il momento della rottura con società, tifosi e allenatore. Gasp, dopo il certificato medico presentato dall'olandese per stress, non può essere più chiaro: "Koopmeiners non giocherà più con noi, resta fuori. La società si sente ricattata. Con questo atteggiamento non può essere utile né alla squadra, né ai suoi compagni". Fuori rosa e separato in casa fino al 27 agosto, giorno della fumata bianca e soprattutto del rilancio decisivo da 60 milioni in totale. Koop ricorda ancora quel giorno, la chiamata di sera con cui ha saputo che era fatta, la notte trascorsa senza aver ancora metabolizzato la notizia e il taxi preso l'indomani con la sua Rosa (fidanzati dal 2018). Mentre si allontanavano da Bergamo l'ha guardata e le ha detto "finalmente".

L'Atalanta, le 129 presenze, i 29 gol e i 15 assist fatti con e per la Dea erano il passato. Finita la pressione di mercato, ecco quella da nuovo arrivato a Torino, una pressa che ancora schiaccia l'investimento più oneroso dell'estate 2024. "Per me sarà una partita speciale - ha detto dopo il derby - lì ho trascorso tre anni bellissimi. Ora però penso solo alla nostra squadra, e quella di Bergamo è una partita in cui vogliamo fare tutti meglio, io per primo". Anche per dimostrare che alla fine dopo tutta l'attesa e la pressione dell'estate scorsa ne è valsa la pena.

Fonte: Gazzetta.it