Il gol vittoria contro la Juve è il suo manifesto. Nel big match di Pasquetta del campionato Primavera, Francesco Camarda ha chiarito una volta in più il suo modo di essere numero 9. Pochi palloni toccati, letale nel momento decisivo. Semplice e lineare. Un colpo di testa del baby attaccante rossonero ha regalato al Milan tre punti d’oro a Vinovo, tenendo vive le speranze playoff. Per il Diavolo è andata di nuovo così e in stagione non è la prima volta, visto che il baby bomber di Abate sa come pungere al momento giusto. Anche in gare spigolose, con palloni da giocare ridotti all’osso (in questo caso, soprattutto nella ripresa). Contro i bianconeri di Montero, il numero 9 ha pizzicato la partita al momento giusto, sfruttando la sponda aerea di Sia dopo un quarto d’ora. Calcio d’angolo rossonero, tocco del compagno di reparto e guizzo vincente in inserimento. Da padrone dell’area, a impreziosire un momento già dorato anche grazie agli ultimi squilli in Nazionale Under 17. Con la selezione di mister Massimiliano Favo, Camarda ha rifilato due gol al Belgio (con assist) e infilato su rigore la Finlandia, nel 2-2 valso la qualificazione al prossimo Europeo di categoria. Non male. Francesco ha compiuto da poco 16 anni e i margini di crescita sono evidenti, ma oggi il suo modo di intendere il mestiere è sempre più chiaro.
Non è un 9 che ama accentrare il gioco e abbassarsi a centrocampo per smistare. Preferisce stare più vicino alla porta e finalizzare, sfruttando i palloni messi a disposizione. Anche quando non sono molti, come visto nei 78 minuti contro i bianconeri (poi il cambio con Simmelhack). In 32 partite stagionali in Primavera più volte ha graffiato così, realizzando finora 13 reti e 4 assist. Con colpi d’autore contro Inter in campionato e Newcastle e Psg in Youth League. Proprio il percorso europeo del Milan, alle final four di Youth League per il secondo anno consecutivo, nelle prossime settimane gli regalerà un’altra vetrina di prestigio. Il 19 aprile i rossoneri affronteranno il Porto a Nyon, nella semifinale della Champions dei giovani. Mettere in bacheca un trofeo così importante (da sotto età) è un obiettivo concreto che potrebbe arricchire il curriculum con una voce non da poco, senza dimenticare la corsa ai playoff di campionato ancora viva. Poi, spazio ai discorsi sul futuro. Il Milan ha trovato un accordo di massima per un triennale, ma se Camarda firmerà il nuovo patto col Diavolo sarà in estate. Da luglio ci sarebbe un vantaggio, visto che l’accordo partirebbe con la stagione 2024-25, proseguendo fino al 2026-27. Le big d’Europa - City, United e Dortmund su tutte - restano per ora alla finestra. Intanto lo tira su Abate.
Fonte: Gazzetta.it