Non segnava in campionato da metà dicembre contro la Salernitana, ma all'Arechi. Lautaro Martinez è tornato al gol e a sorridere sempre contro la squadra campana con una tripletta al Meazza nel 5-0 della 28a giornata di Serie A TIM.
"Quando ho colpito la traversa mi sono detto che anche stasera non era giornata - ha commentato l'argentino a DAZN -, poi invece i miei compagni sono stati bravi a premiare i miei movimenti nello spazio. Ringrazio Barella perché è sempre stato al mio fianco come tutti i compagni".
Una sofferenza infinita
"Ho sofferto tantissimo quando non segnavo - ha continuato poi Martinez -. Io vivo per il gol e per dare una mano alla squadra. Quando non segno vado a casa triste, mentre oggi è tutto il contrario perché ho segnato e l'Inter ha vinto".
Le critiche e l'abbraccio a Inzaghi
Martinez visto il lungo digiuno era finito nel mirino della critica: "Fanno parte del gioco, ma quando si perde bisogna fare gruppo per tornare a vincere. Voglio ringraziare i tifosi che ci sono sempre vicini e i compagni che giocano meno, è da loro che parte la forza del gruppo".
L'abbraccio speciale però è stato per il tecnico Simone Inzaghi, il primo a credere nel "Toro" anche nei momenti difficili: "L'abbraccio era per ringraziarlo perché mi dà sempre fiducia. Parlo molto col mister ed è importante per me".
E il pallone? "E' per mia figlia".
Ora l'impresa ad Anfield
Il calendario ora per l'Inter dice Liverpool nel ritorno degli ottavi di Champions League. Ad Anfield si parte dallo 0-2 del Meazza: "Per me l'impresa è possibile, andiamo a Liverpool per giocarcela e con questa vittoria partiamo con più fiducia".