Il Toro ha incornato un’altra volta il Milan: il gol decisivo nella stracittadina pesa come un macigno sia per un conteggio personale, sia per le ambizioni delle due milanesi. Perché in pochi, nella storia nerazzurra, sono stati decisivi in un derby come Lautaro Martinez: per il neo campione del Mondo si tratta del settimo centro contro i cugini rossoneri, solo un altro straniero - Stefano Nyers (11) - ha fatto meglio con la maglia del Biscione.
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E dopo la zampata del 3-0 in Supercoppa, Lautaro si è regalato un altro momento di gloria in un 2023 sin qui immacolato: 9 partite disputate al ritorno dalla spedizione Mondiale, adornate da 7 reti e un assist. Numeri da top player che il Toro ha sempre saputo di poter diventare, aldilà di qualche digiuno prolungato.
Lautaro, i numeri che lo hanno eletto capitano
Finalmente, là davanti, Simone Inzaghi può contare su una certezza: l’argentino, almeno per questa estate, non se ne andrà da nessuna parte e attende di conoscere una soluzione sostenibile per la posizione di compagno di reparto. E lo attenderà con la fascia di capitano stampata sul braccio: ieri per l’appunto, l’argentino l’ha onorata al meglio delle sue capacità, sfiorando più volte la doppietta personale ma soprattutto caricandosi sulle spalle un’intera squadra.
Ora il +5 sul Diavolo fa godere la Beneamata, anche se la rimonta sul Napoli pare proibitiva. L’Inter, seconda in solitaria, ora dovrà cominciare a lavorare su se stessa alla ricerca di inerzia favorevole per la nuova stagione. Un’inerzia che il Toro è pronto a costruirsi a suon di gol: 70 totali in Serie A - l’argentino è solamente il dodicesimo calciatore nerazzurro a superare questa soglia – di cui 12 firmati questa stagione (15 in tutto, se contiamo tutte le competizioni).