Lazio, crisi acuta e ritiro anticipato in vista. E per Provedel un mese di stop

Una crisi che ora diventa pesante. Contro l’Udinese la Lazio ha subito la quarta sconfitta di fila, compresa quella di Champions contro il Bayern. In pratica, ben sette k.o. nelle ultime undici gare a partire da quella in Supercoppa contro l’Inter. Squadra fischiata al termine della sfida con l’Udinese. Nel mirino della contestazione, oltre ai giocatori, anche società e tecnico. Una situazione che appare molto difficile. E si sta decidendo di portare la squadra in ritiro. Nelle prossime ore previsto un summit tra il tecnico e Sarri e il d.s Fabiani in collegamento telefonico con il presidente Lotito, se il presidente non potrà raggiungere direttamente Formello. Una presa di posizione forte verso il gruppo in vista del prossimo impegno, la trasferta di sabato sera a Frosinone. Tutti insieme a Formello a preparare una gara che, a questo punto, diventa importantissima per non perdere il treno per le Coppe nella prossima stagione. La decisione per il ritiro attende l’ok del summit in arrivo tra Lotito, Sarri e Fabiani. Nel pomeriggio la squadra riprenderà gli allenamenti. E già da questa sera probabilmente scatterà il ritiro a Formello.  Un clima velenoso verso la Lazio che si sta alimentando soprattutto sui social. Nel mirino i risultati della squadra ma anche la gestione societaria e la conduzione tecnica. Contestato pertanto pure Sarri. Ma per la società la posizione del tecnico (sotto contratto fino al 2025) non è in discussione. Hanno fatto discutere le sostituzioni di Immobile, che ha espresso il suo disappunto uscendo dal campo, e Luis Alberto, con la squadra in svantaggio. Tanta preoccupazione intanto per l’infortunio di Provedel. In mattinata il portiere si è sottoposto a esami strumentali presso la clinica. La società ha comunicato che “gli accertamenti non hanno evidenziato fratture scheletriche a carico della caviglia sinistra a seguito dell’importante trauma distorsivo riportato nel corso della partita di ieri”. Per Provedel si profila lo stop di circa un mese