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Calcio

Lazio, fascia sinistra da rifare: Djukanovic in pole

Stefano Cieri
Lazio, fascia sinistra da rifare: Djukanovic in poleN/A
Il montenegrino sembra avere il profilo ideale. Lauriente e Lo Celso gli altri nomi

Ci siamo quasi. Per completare la rivoluzione annunciata, e in gran parte già realizzata, manca un solo tassello. Dopo i cinque acquisti effettuati (Tchaouna, Noslin, Dele-Bashiru, Tavares e Castrovilli), alla Lazio manca un altro trequartista-ala per chiudere il mercato. Si cerca, in particolare, un esterno sinistro, che possa fare da alternativa a Zaccagni (ieri primo allenamento per l’azzurro). Ma l’ideale sarebbe trovare un elemento in grado di coprire, oltre quel ruolo, anche gli altri due posti da trequartista del 4-2-3-1 su cui sta lavorando il tecnico Baroni.  La società biancoceleste pare aver individuato il profilo ideale nel giovane montenegrino Viktor Djukanovic dell’Hammarby. Ha 20 anni e, dopo essere cresciuto nel suo Paese, nel Buducnost Podgorica, un anno e mezzo fa si è trasferito in Svezia, nell’Hammarby. Con cui si è subito ritagliato un posto da protagonista. La Lazio ha recapitato agli svedesi un’offerta di 5 milioni, che l’Hammarby sembra intenzionato ad accettare. Per il giocatore è pronto un quinquennale da 1 milione di euro a stagione (a salire).

 

Tecnico e veloce, Djukanovic, pur essendo un destro naturale, preferisce giocare a sinistra. Anche se non è una punta centrale, ha una discreta confidenza con il gol. Ne ha segnati 11 (in 25 partite) nel suo primo campionato svedese. Numeri e qualità che lo hanno portato ad esordire già con la nazionale del suo Paese. Alla Lazio ritroverebbe Marusic, suo compagno proprio nella rappresentativa montenegrina.  Djukanovic in pole, dunque, ma il suo non è l’unico nome sull’agenda dei dirigenti biancocelesti. Si valutano anche profili più esperti. Come quello del francese del Sassuolo Armand Lauriente. La sua società lo valuta però 15 milioni, troppi per un giocatore che, per quanto valido, arriverebbe come alternativa al titolare Zaccagni. Più interessante la pista che porta all’argentino Giovani Lo Celso, che può giocare sia da trequartista centrale sia da esterno destro. Il Tottenham potrebbe accontentarsi di una decina di milioni. L’argentino chiede però un ingaggio da almeno 4-5 milioni, cifra che farebbe tornare in discussione la politica di contenimento del monte ingaggi decisa dal club.

 

Ecco quindi che l’ipotesi più concreta porta di nuovo all’olandese Calvin Stengs, anche lui utilizzabile sia da esterno destro sia da trequartista centrale. Nelle ultime ore sono stati riallacciati i contatti con il Feyenoord, che è sempre disposto a lasciar partire il giocatore, anche se chiede di scambiarlo con Isaksen. Da questo punto di vista, dopo il no di un mese fa, adeso la Lazio sarebbe disposta a lasciar partire il danese (per il quale va registrato pure l’interesse del club turco del Fenerbahce).  Ieri intanto si è unito al gruppo Gaetano Castrovilli, che ha svolto il suo primo allenamento da giocatore della Lazio, poco dopo che il club ha annunciato ufficialmente il suo acquisto (sempre ieri, anche il comunicato ufficiale della cessione di Immobile al Besiktas). L’arrivo di Castrovilli (a parametro zero) si aggiunge a quelli di Thaouna (costato circa 10 milioni), Noslin (18 milioni), Dele-Bashiru (6 milioni, di cui 2 per il prestito quest’anno e altri 4 per il riscatto obbligatorio tra un anno) e Tavares (6 milioni). L’importo complessivo delle spese effettuate finora è quindi di circa 40 milioni, a fronte di 12 milioni incassati (9 per Luis Alberto e 3 per Immobile).

 

Fonte: Gazzetta.it