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Lazio, Sarri: "Spero che il Napoli festeggi il più tardi possibile"

Lorenzo Rigamonti
Lazio, Sarri: "Spero che il Napoli festeggi il più tardi possibile"Getty

La Lazio di Maurizio Sarri si prepara al big match contro l'Inter di questa domenica: sarà uno spartiacque per le speranze Champions dei biancocelesti. Il tecnico laziale ha parlato nella conferenza stampa della vigilia.

Le parole di Sarri alla vigilia di Inter-Lazio

KO col Torino

“Siamo nella fase risolutiva della stagione, gli insegnamenti servono poco. Una battuta d’arresto è pesante. Con il Torino non eravamo al meglio fisicamente, l’ho detto subito, ma anche mentalmente. Se questo è un normale piccolo down dopo un buon periodo reagiremo subito, se invece il calo è dovuto al fatto che pensavamo di aver raggiunto già l’obiettivo è un problema. Domani affrontiamo una squadra che nelle partite singole è straordinaria. Dobbiamo dimenticarci l’andata, che abbiamo vinto ma abbiamo anche sofferto. Dobbiamo giocare come collettivo e non come singoli”.

Forma

“Abbiamo lavorato molto sullo scarico, la squadra ne dovrebbe beneficiare. Ma è difficilmente scindibile l’aspetto fisico da quello mentale. I carichi di lavoro della scorsa settimana, abbinati al cambio di temperatura, l’abbiamo pagati contro il Torino: non l’ho detto per tutelare la squadra, lo penso davvero”.

Immobile

“Dal punto di vista mentale è tranquillo, fisicamente è in crescita. Non ha grandi dolori durante l’allenamento. È un giocatore su cui puntiamo molto”.

Scudetto Napoli

“Noi dobbiamo pensare alla nostra partita. La tavola è stata apparecchiata per la festa, per la nostra sconfitta. Noi dobbiamo fare il massimo. Il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile”.

Campionato

“Nel nostro campionato ci sono 4 squadre più forti di noi, poi ce la giochiamo. Noi abbiamo fatto qualcosa in più rispetto alle attese, le altre invece qualcosa in meno. Non dobbiamo pensare alla classifica. L’Inter ha ritrovato fiducia ed entusiasmo, è forte. Poi ci sono rischi anche che riguardano noi”.

Arbitri

“La gente pensa che io ce l’abbia con gli arbitri, ma non guardo neanche la designazione. Io non guardo neanche un episodio, ma il metro arbitrale. E poi mi esprimo. Credo poco a queste storie territoriali: non penso che se abita a 40 chilometri da Napoli si faccia condizionare”.

Casale

“Sta bene, ha avuto un problema gastrointestinale per 3-4 giorni di fila, era un po' debilitato, per questo ha fatto uno spezzone. Ma ora si è allenato per una settimana”.

Orari

“Bisogna dare tutto in tutte le partite, chi salta salta, chi scoppia scoppia. Poi ci sono delle cose su cui non sarò mai d’accordo. In Italia le previsioni per domani sono che piove, ma potevano esserci anche 33 gradi, come c... si fa a giocare a 12.30? Ci sono tutti i presupposti per non fare un bello spettacolo, poi ci si arrabbia perché si incassa di meno rispetto ad altri campionati. Se non si fa un tavolo con il governo per rifare gli stadi siamo morti. Il calcio italiano può tornare a livelli buoni, ma la sensazione è che ci facciano affondare ancora... Siamo in un momento storico che permette anche la risalita, ma con un percorso diverso. Io ho la fortuna di avere un'età... il futuro lo vedranno altri. Lo dico perché sono innamorato del calcio, vedo un possibile spiraglio per tornare a livelli buoni, però c'è un insieme di lacci che ci faranno sprofondare ancora”.