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Calcio

Le magie di Soulé mandano in crisi la Juve, club al bivio: tenerlo o far cassa

Marco Guidi
Le magie di Soulé mandano in crisi la Juve, club al bivio: tenerlo o far cassaN/A

Un gol da fuoriclasse, che in poche ore ha fatto il giro di web e social network. Anche dall’altra parte del mondo, Matias Soulé fa magie. All’Estadio Encanto di Mazatlan, Messico, nella notte italiana tra venerdì e sabato, l’attaccante della Juventus in prestito al Frosinone si è preso la scena con un colpo da biliardo di rara bellezza. Si giocava l’amichevole tra l’Under 23 del paese ospitante e l’Argentina, quando al 25’ del primo tempo, con l’Albiceleste già in vantaggio per 1-0 (rete su rigore del talentino Thiago Almada), Soulé si è inventato una giocata da campione vero: su di un cross a mezza altezza dalla destra, lasciato libero al centro dell’area di rigore, l’argentino classe 2003 è andato a colpire la palla con un tocco docile di esterno sinistro, spedendola sul secondo palo e lasciando completamente immobile il portiere avversario. Bocche spalancate sugli spalti e compagni in visibilio, con Matias che nell’esultanza quasi spiegava come avesse fatto, replicando il saltello prima del gesto tecnico. 

La prodezza non sarà passata inosservata nemmeno alla Continassa. Il gioiellino di Mar del Plata si sta già facendo notare a Frosinone, dove è diventato il primo giocatore della storia del club a raggiungere la doppia cifra di gol in una singola stagione in Serie A. Dieci reti in 27 partite che alimentano le speranze salvezza dei canarini. Matias, a parte questa parentesi con l’Under 23 allenata da Javier Mascherano, è giustamente concentrato sulla sua squadra attuale, ma è chiaro che a fine campionato, una volta rientrato alla base, dovrà discutere con la Juventus sul futuro. Già, perché nei piani della Signora è anche contemplata la possibilità di sacrificare Soulé per ragioni di cassa, specialmente dovesse arrivare un’offerta da 30-35 milioni di euro. Tutti di pura plusvalenza, essendo arrivato l’argentino giovanissimo a Torino. Vendere Matias farebbe comodo al bilancio e consentirebbe di investire anche in entrata (Koopmeiners dell’Atalanta - società che apprezza molto Soulé - il primo obiettivo della campagna di rafforzamento), ma i tifosi della Juventus già si domandando se sia la mossa giusta, alla luce di quanto sta facendo vedere in questi mesi. Chiaramente anche Cristiano Giuntoli e la sua squadra mercato s’interrogano sulla decisione da prendere. Soulé, di fatto, ha vissuto una sola annata nella prima squadra bianconera, a cavallo dei 19 anni, e per giunta in una stagione travagliata, anche per i problemi del club fuori dal campo. Se tornasse, dopo l’anno positivo al Frosinone, è innegabile che lo farebbe con un bagaglio d’esperienza in più. Nell’attacco bianconero, poi, un mancino in grado di partire da destra per poi accentrarsi e creare scompiglio nelle difese avversarie al momento non c’è. E non a caso nel recente passato si è valutato un profilo come Domenico Berardi del Sassuolo. Mentre oggi, oltre a Felipe Anderson (in scadenza con la Lazio), intriga Mason Greenwood, rinato in questa stagione nel prestito al Getafe (27 presenze, 8 gol) dopo i problemi extra calcio e l’anno e mezzo di inattività dei tempi del Manchester United.

Fosse soltanto un discorso tecnico, però, probabilmente la scelta più facile e logica sarebbe tenere Soulé, formato in casa con il percorso tra Primavera e NextGen. Ma mai come in questo momento storico, alla Continassa i bilanci contano almeno quanto il campo e i risultati. E se i dirigenti bianconeri valutano di sacrificare Soulé in nome dei conti e della campagna di acquisti è perché il 20enne argentino è uno dei pochi della rosa a vantare un certo tipo di mercato. Già a gennaio, quando Matias non aveva ancora raggiunto la doppia cifra con il Frosinone di Eusebio Di Francesco, dall’Arabia Saudita è arrivata una offerta da 30 milioni dell’Al Ittihad. Soulé fin da subito non è sembrato allettato dall’idea di guadagnare molto di più dovendo però rinunciare al calcio europeo e ai sogni che lo hanno spinto a lasciare l’Argentina ancora ragazzino. Lo juventino ha le idee chiare per il proprio futuro: o il ritorno alla Juventus con un ruolo da protagonista. O una esperienza in Premier League, un campionato che lo affascina non poco. La stima è ricambiata: in Inghilterra sono diverse le società ormai di “casa” a Frosinone e pronte a tentare tanto la Juventus quanto il giocatore a luglio. Dal Brighton al Crystal Palace fino al Newcastle. Senza scordare il Southampton, attualmente in Championship (Serie B inglese), a patto di riuscire a centrare la promozione nella massima serie. Tra una inglese e l’altra, attenzione all’Atalanta. I nerazzurri sono specializzati nel valorizzare al massimo i diamanti e l’interesse della Juventus per Teun Koopmeiners può facilitare l’incastro di mercato: Soulé (valutato 35 milioni) e conguaglio per avvicinarsi ai 55-60 milioni che che la Dea vorrebbe incassare per il tuttocampista olandese.

Fonte: Gazzetta.it