Rafa Leao ancora in panchina. Le prove della vigilia di Milan-Napoli portano in quella direzione e sì, la scelta è forte. Fonseca ha lavorato su un attacco con Chukwueze, Pulisic e Okafor dietro a Morata per la partita di domani contro il Napoli.
Per Leao sarebbe la seconda panchina in 10 giorni, dopo quella con l’Udinese. Quel giorno, addirittura, Rafa non entrò in campo per lo sviluppo particolare della partita, con Reijnders espulso e il Milan costretto a difendersi davanti a Maignan per 70 minuti. Fonseca nella conferenza stampa ha risposto a un paio di domande su Leao, senza lasciare indizi: “Oggi non dico chi giocherà domani. Rafa ha lavorato bene, non c'è nessun caso. Tornerà a essere il campione che tutti conosciamo. Che sta succedendo a Leao? Che l'allenatore non lo sta facendo giocare, perché se lo facessi giocare non ci sarebbero problemi. Ma sono cose normali nel calcio, alcuni giocano, altri no. Io penso sempre a diverse cose quando scelgo. Per me questo è molto normale”. Un’altra panchina, ormai probabile, confermerebbe quello che si è capito nei giorni scorsi: Fonseca da Leao vuole uno scatto mentale, un salto di qualità che lo porti a essere un giocatore più attivo in fase difensiva e più determinato in campo, con un linguaggio del corpo diverso. In questo momento, evidentemente, preferisce Okafor... e per il posto alle sue spalle, Terracciano è favorito su Calabria.
Ma che è successo? Non c’è stato un litigio tra i due portoghesi ma è chiaro che Leao non può avere preso bene le decisioni di queste settimane, compreso il cambio con il Bruges. Rafa è comunque un giocatore da 15 gol a stagione, il miglior giocatore nella stagione dello scudetto, l’uomo decisivo per arrivare in semifinale di Champions nel 2023. I giocatori come lui di solito non vengono messi in discussione in questo modo. Il Milan di domani sera così sarà una squadra inedita. Al centro della difesa sono attesi Thiaw e Pavlovic, con panchina per Fikayo Tomori. In mezzo al campo, ecco Loftus-Cheek e Fofana. Gli assenti, anche da qui, si vedono. Al netto della probabile scelta-Okafor a sinistra, Fonseca non avrà Reijnders in mezzo, Gabbia al centro della difesa, Theo Hernandez a sinistra. Tre giocatori chiave per la squadra. La sfida allora è trovare una formazione che regga l’urto con il Napoli primo in classifica e doppiare la grande partita di un mese fa contro l’Inter. Se Fonseca facesse due su due negli scontri diretti di Serie A, il suo Milan uscirebbe dal martedì sera terzo in classifica e sicuro di sé. Non è poco…
Fonte: gazzetta.it