Un lungo viaggio dal Veneto a Lecce. Luca Gotti è arrivato alle cinque del mattino a Lecce. Poche ore di sonno nel quartier generale giallorosso dell'Hotel President e poi intorno alle 11.15 l'approdo in sede in via Colonnello Costadura, accompagnato dal suo avvocato, dal responsabile dell'area tecnica Pantaleo C0rvino, che lo aspettava dal mattino, per le pratiche burocratiche e la firma - che sarà apposta in serata o al massimo domattina - che lo lega al club salentino fino alla fine di questo campionato. Con rinnovo in caso di salvezza. È il motivo per cui Gotti è stato chiamato a sostituire Roberto D'Aversa, esonerato dopo il gesto di domenica al Via del Mare con la testata all'attaccante del Verona Thomas Henry (che è costata all'ex allenatore giallorosso quattro giornate di squalifica). Gotti, due lauree, una in Pedagogia e l'altra in Scienze Motorie, rappresenta la svolta per il club che è rimasto particolarmente impressionato dalle sue doti umane e professionali. Il tecnico di Porto Viro ha un profilo opposto a quello di D'Aversa: vedute e orizzonti differenti e un lavoro cominciato dai settori giovanili col Milan e la Reggina prima con la Federazione poi. La prima panchina di A nel novembre del 2019, quando a Udine prese il posto di Igor Tudor, di cui era il vice, lo ha accompagnato in un differente percorso di crescita che lo ha portato a essere a tutti gli effetti un allenatore di serie A. Prima in Friuli, poi a La Spezia, due esperienze chiuse male, ma due avventure in cui Luca Gotti è andato via sempre con la squadra salva. E sempre molto apprezzato da ambiente e tifoseria. Ora entra nuovamente in corsa, come fu a Udine nel 2019 con l'obbligo di salvare il Lecce. Comincia sabato a Salerno in una situazione delicata e senza lo squalificato Lameck Banda. Gotti è arrivato affiancato da due collaboratori, uno dei due è il fidato trevigiano Stefano Daniel, 55 anni, già ingaggiato da Udinese e Spezia, l'altro è il danese Dan Thomassen. In Liguria era il vice del nuovo tecnico del Lecce. Daniel ha lavorato a lungo in albergo per preparare la prima seduta e il piano di lavoro. In città l'arrivo di Gotti è stato salutato con soddisfazione. La curva aveva da qualche settimana preso di mira D'Aversa. Qualche timore, immediatamente fugato, per l'idea che Gotti sia un seguace del 3-5-2: "Abbiamo saputo che non è un suo dogma, è capace di giocare a quattro e variare ed è un allenatore di personalità", ripetevano ieri notte alcuni tifosi in un locale in cui anche ieri hanno cenato molto presto alcuni calciatori stranieri giallorossi, guidati da Marin Pongracic.
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Lecce, è il giorno di Gotti: è in città, domani il primo allenamento
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