Napoli-Milan a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta è stato il meglio che il calcio italiano e mondiale potesse proporre.
Maradona, Giordano e Careca da una parte contro gli olandesi di Sacchi dall'altra. Sfide scudetto, sì, ma anche di un modo di vedere il calcio decisamente diverso ma ugualmente affascinante.
Domenica sera alle 20.45 in diretta su DAZN, nel 2022, dallo stadio che di uno di quegli eroi porta il nome - il Diego Armando Maradona - il Napoli di Spalletti e il Milan di Pioli si giocano una grossa fetta delle ambizioni scudetto, in una Serie A TIM disputata sempre al vertice ma non senza qualche intoppo.
Una sfida tra le due squadre che giocano meglio in Italia e Simone Tiribocchi nella puntata di Like Tattico ci ha spiegato il perché.
Il Napoli di Spalletti: tanta qualità vissuta da collettivo
Il Napoli è una squadra che fa della qualità il suo punto di forza, il gioco per arrivare all'obiettivo ancora prima della fisicità. Tanti giocatori bravi a disposizione di Luciano Spalletti, ma che "vivono nel collettivo e si danno una grossa mano per tutto il campo" ha sottolineato Tiribocchi nella sua analisi. Un gruppo di calciatori perfetti per l'idea di calcio di Spalletti.
Il palleggio al servizio dell'imbucata
Il gioco del Napoli di Spalletti è fatto di trame di gioco spesso lunghe, con tanti palleggi avanti e indietro per far muovere la linea difensiva avversaria. La qualità dei giocatori permette agli azzurri di perdere pochi palloni, giostrando i tempi a proprio piacimento e capendo quando è il momento giusto di fare l'imbucata.
Cos'è l'imbucata e perché è importante?
L'imbucata è un passaggo improvviso e in verticale che permette con un solo tocco diretto di saltare un intero reparto avversario.
Nell'esempio citato da Simone Tiribocchi in Like Tattico, nella sfida recente contro la Lazio, questa verticalizzazione è arrivata solo al 20° passaggio, coinvolgendo l'intera squadra nell'azione e soprendendo la formazione avversaria fino al gol, poi annullato per fuorigioco, di Insigne.
La costruzione di gioco del Napoli
Sulla carta la costruzione di gioco del Napoli è a due con Fabian Ruiz e il centrocampista al suo fianco nelle diverse partite.
"In realtà - spiega Simone Tiribocchi - il Napoli trasforma la costruzione dal basso con un solo giocatore e lo spagnolo in questo è fondamentale nel suo ruolo. Ruiz non è mai in mezzo, si sposta tra linee alzandosi o abbassandosi a seconda della situazione, dando qualità al palleggio. Tutte le azioni passano da lui, che si arrivi all'imbucata o al lancio lungo per la punta".
La costruzione di gioco del Milan
Per quanto riguarda la costruzione di gioco del Milan, "la posizione chiave è quella di Sandro Tonali" ha suggerito Simone Tiribocchi nella puntata di Like Tattico.
Il centrocampista rossonero parte sempre da una posizione centrale, ma come visto anche contro l'Udinese, arretra sulla linea dei due difensori centrali permettendo ai due terzini di avanzare e ai due esterni offensivi di giocare in mezzo al campo, per creare più linee di passaggio e più densità offensiva e allargare la difesa avversaria.
Il Milan conta sugli strappi
Non solo costruzione dal basso. Il gioco del Milan è fatto anche di diversi strappi, ovvero di giocatori che portano palla in corsa e in velocità per diversi metri. Nella stessa azione spesso se ne possono contare più di uno, da una parte e dall'altra del campo. L'esempio è stato nel gol di Leao contro l'Udinese.
Come si può fermare il Napoli?
Il Napoli di Spalletti è una squadra che ama sempre giocare a calcio.
"Per mettere in difficoltà l'impostazione dal basso bisogna schermare i centrocampisti bloccando la linea di passaggio dal difensore centrale" ha suggerito Tiribocchi.
Così facendo, quando la palla viene recuperata così alta, la linea difensiva azzurra è impreparata, larga e messa male con pochi giocatori.
I rischi del pressing alto contro il Napoli
Schermare il centrocampo è una cosa, pressare alto è un rischio.
Il Napoli di Spalletti sa adattarsi alle situazioni di gioco, variando il modo di sviluppare l'azione in presenza di una pressione costante della squadra avversaria. Meno giocatori coinvolti, più velocità e verticalità - come nell'azione costruita contro il Bologna e sviluppata in 15 secondi di possesso palla fino al gol.
Come si contrasta il Milan?
La squadra di Pioli, a differenza del Napoli, oltre al gioco e al palleggio vive anche di molte accelerazioni.
"Per fermare i rossoneri in fase di costruzioni non basta solo schermare i centrocampisti impedendo che gli arrivini palloni semplici giocabili, ma vanno affrontati compatti e con linee strette, impedendo ai vari giocatori di puntarti nell'uno contro uno in velocità".
Soffocare la metà campo senza lasciare spazi costringe il Milan al pallone morbido e alto sul centravanti, spostando la sfida sul piano fisico.
Bloccare le accelerazioni rossonere
Sono diversi i giocatori di gamba a disposizione di Pioli che con campo libero diventano imprendibili.
Il pericolo numero uno in questo senso è Rafael Leao che può rendersi pericoloso sia aprendo spazi per i compagni che procurandoseli per sé attirando il difensore avversario in una trappola verso centrocampo.