Nell’epoca del mercato forzatamente “realista”, nutrito da pochi sogni e da molto pragmatismo, l’Inter si è fermata a Madrid. Nella dominante parte bianca della capitale che adesso sogna la vertigine della Champions numero 15: proprio lui, Nacho Fernandez, 34enne difensore e capitano che non da ieri piace ai nerazzurri, potrebbe alzare l’ennesima Coppa a Wembley in maglia Real, dopo averne sbaciucchiate già cinque in carriera. Vada come vada in finale contro il Borussia Dortmund, solito trionfo o imprevista disfatta, lui ha già deciso di salutare la Casa Blanca in cui era entrato da bambino. Al momento, nel suo cuore c’è una preferenza rotonda per il futuro: gli Stati Uniti, una tappa di alleggerimento in Mls dopo tante battaglie europee.
A questa Inter ambiziosa e attentissima alle occasioni adesso tocca riaccendere i sentimenti di Nacho e, magari, convincerlo a fare un ultimo giro di giostra da queste parti. Raccontano che lo spagnolo sia semplicemente in cerca di nuovi stimoli e non solo di mete esotiche, e che da sempre segua con attenzione la Serie A: per questo l’opera di persuasione sarà pure difficile, ma non è certo impossibile. L’occasione di arruolare a parametro zero un giocatore con questo pedigree non può lasciare indifferente nessuno, figurarsi un club che ha trasformato in arte la caccia allo svincolato: Taremi e Zielinski, freschi freschi, sono solo gli ultimi della casa. Almeno in teoria, però, la possibilità di fiondarsi su Nacho (per provare a fargli rivedere i progetti americani...) potrebbe confliggere con i progetti della società sulla difesa per la prossima stagione: l’intendimento generale era, infatti, di non toccare un reparto perfettamente funzionante e di concedere un anno ancora a Francesco Acerbi e Stefan de Vrij, il primo titolare 36enne e il secondo ormai riserva 32enne. In realtà, però, il difensore madrileno è un caso a sé, vola sopra ogni considerazione di bottega proprio per il suo status “differente”: impossibile trovare in giro un difensore capace di fare un paio di ruoli in un pacchetto a tre e che sia poi dotato di simile esperienza internazionale e abitudine alla vittoria. Del resto, una volta toccata la stella nel cielo, l’Inter programma, soprattutto, il rilancio europeo e allora chi più di Nacho potrebbe fare le fortune del Simone in Champions? Sarà, comunque, il ricordo delle sofferenze patite al Metropolitano a guidare le prossime scelte in casa Inter: per salire ancora uno scalino verso la gloria, i nerazzurri hanno bisogno di imparare a gestire notti da tregenda come quella senza affondare. Il difensore madridista, in 68 presenze raccolte in 14 stagioni di Champions League consecutive, ha anticorpi per ogni battaglia nei più grandi teatri del Continente.
I dirigenti studiano così il colpo di prestigio e sono attenti anche a possibili scossoni interni: una uscita in difesa trasformerebbe, infatti, Nacho da tentazione a necessità. In questo caso, il faro è puntato su Stefan de Vrij e su una eventuale voglia di tornare in patria: al di là dei possibili segnali, è una eventualità che il club non esclude. Il “suo” Feyenoord lo aspetterebbe a braccia aperte, anche se l’affare di ritorno non si è ancora acceso. In attesa di capire se saranno rose, o meglio tulipani, il dossier Nacho è riaperto. Quando era all’inizio delle riflessioni sulla seconda fase di carriera, l’Inter aveva già fatto una chiacchierata approfondita con il difensore attraverso lo staff. Il filo potrebbe essere riannodato a breve con il centrale che ora galleggia tra America ed Europa. Nacho ha appena detto no al Bayer Leverkusen, evidentemente bisognerà essere più convincenti dell’ex compagno Xabi Alonso.
Fonte: Gazzetta.it