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Calcio

L'Inter, Sommer e un avvio opposto all'anno scorso: anche il portiere è meno sicuro

Gregorio Spigno
L'Inter, Sommer e un avvio opposto all'anno scorso: anche il portiere è meno sicuroN/A
"Così non basta" ha detto Inzaghi, e i numeri dei nerazzurri lo confermano: 13 gol incassati in 9 giornate, lo svizzero non è incolpevole

Alt, c'è un allarme in difesa. E riguarda tutti, nessuno escluso: in primis l'Inter in generale, che davanti agli occhi si trova numeri ben diversi rispetto alla stagione scorsa per quanto riguarda i gol subiti. Poi Simone Inzaghi, che per primo ha ribadito che "così non basta", e tutti gli altri. De Vrij, Bisseck, Pavard. Sommer. Nella scorsa stagione, l'impatto del portiere svizzero sulla Serie A era stato clamoroso: 1 gol incassato nelle prime 5, solo 22 in tutto il campionato, protagonista con parate decisive. Oggi è tutto diverso. Perché se è vero che tutta la retroguardia dell'Inter non sta rendendo come l'anno scorso, è altrettanto vero che non lo sta facendo nemmeno Sommer. Anche ieri contro la Juventus lo svizzero non è stato perfetto, impreciso con i piedi e lento a scendere sul mancino di Yildiz che ha portato al 4-4. Le reti incassate hanno già raggiunto quota 13, ben più della metà rispetto all'anno scorso. Ma la stagione era già partita con il piede storto all'esordio: a Genova contro il Genoa, il gol di Vogliacco che ha sbloccato la partita è nato da un suo errore. Subito messo alle spalle, a dire il vero, con due clean sheet consecutivi tra Lecce e Atalanta, mentre a Manchester all'esordio in Champions League lo svizzero ha tenuto a galla i suoi, dando l'impressione di essere tornato decisivo. Il derby ha minato le certezze della squadra, poi subito ritrovate nel filotto di 5 vittorie nelle altrettante gare successive: Udinese, Stella Rossa, Torino, Roma, Young Boys.

Eppure, Sommer non è apparso perfetto nemmeno nella trasferta del Bluenergy Stadium o contro i granata. Il 4-0 netto rifilato alla Stella Rossa non fa testo, mentre all'Olimpico non è stato particolarmente bersagliato da una Roma poco concreta in zona offensiva. Anzi, ha subito rischiato l'erroraccio su un traversone teso. 

Contro la Juventus, nel pirotecnico 4-4 di San Siro, la difesa dell'Inter ha sbandato. Ma paradossalmente non ha concesso troppo. "4 tiri e 4 gol", come ha sottolineato Inzaghi. Se la squadra nerazzurra avesse avuto la precisione sotto porta dei bianconeri, probabilmente sarebbe finita 6-7-8 a 4 (altra sottolineatura del tecnico nerazzurro). Questione di indecisioni: sotto porta in zona offensiva, davanti alla propria porta in difesa e anche tra i pali. L'anno scorso Sommer era stato una sorpresa in positivo, anche grazie ad una grande operazione di mercato: Onana venduto allo United all'epoca di ten Hag a 50 milioni, Sommer a Milano per circa 6. Conti alla mano, l'Inter aveva fatto il colpaccio. Eppure, quest'anno lo svizzero è apparso meno affidabile di prima.

Certo, va per i 36 anni, ma l'Inter e Inzaghi continuano a ritenerlo più che affidabile. Ma Josep Martinez, il portiere ex Genoa che rappresenta l'investimento più oneroso dell'estate interista (una quindicina di milioni tra parte fissa e bonus), non ha ancora giocato nemmeno un minuto. Per lo spagnolo ci sarà tempo e modo, anche perché dopo aver perso Di Gregorio le valutazioni dalle parti di Appiano per quanto riguarda i portieri si faranno in modo ben più approfondito. Ma intanto c'è fiducia in Sommer.

Fonte: gazzetta.it