Error code: %{errorCode}

Calcio

Liverpool-Juve, contatto per Chiesa: si può fare. Avanti anche per Sancho, ma il Chelsea...

Fabiana Della Valle
Liverpool-Juve, contatto per Chiesa: si può fare. Avanti anche per Sancho, ma il Chelsea...N/A
Fede ieri non si è fatto vedere al centro sportivo: ieri oltre ai due club si sono visti a cena anche Giuntoli e il suo agente, l'affare con i Reds prende quota. La sua partenza potrebbe sbloccare Sancho, trattato anche dai Blues che offrono Sterling in cambio allo United
La distanza tra Bergamo e Torino è di circa 180 chilometri, con un tempo di percorrenza stimato di poco meno di due ore in macchina. Teun Koopmeiners la ripercorrerà stamattina dopo averlo fatto diverse volte per andare a giocare contro la Juventus, ma avrà tutto un altro sapore.  Un numero che in bianconero ha un peso specifico non indifferente, perché è stato prima di Antonio Conte e poi di Claudio Marchisio, due giocatori che hanno vinto tanto, scrivendo pagine importanti della storia del club. Quello che spera di fare Koop, l’acquisto più caro del mercato estivo di Madama, costato alla Juventus 52 milioni più 6 di bonus: 3 facili (l’Atalanta li incasserà per la qualificazione alla Champions) 3 più difficili (uno in caso di vittoria scudetto e 2 per il successo in Champions). La ciliegina sulla torta di un mercato pirotecnico che potrebbe non essere ancora finito: negli ultimi 3 giorni Cristiano Giuntoli proverà a cedere Chiesa e a piazzare il colpo last minute, Jadon Sancho in prestito dal Manchester United. Koopmeiners questa mattina si sottoporrà alle visite di rito al J-Medical e nel pomeriggio firmerà l’agognato contratto da 4 milioni di euro netti a stagione che lo legherà alla Juventus fino al 2029. A Torino lo raggiungerà il suo procuratore Bart Baving, che nei giorni scorsi ha lavorato a distanza per limare gli ultimi dettagli ed è stato prezioso nella mediazione tra i due club. Il muro eretto inizialmente dai Percassi è crollato di fronte alla maxi offerta bianconera. Giocatore che i bianconeri seguono dal dicembre scorso e che già a gennaio avevano tentato di portare alla Continassa. Teun adesso avrà bisogno di un po’ di tempo per rimettersi in forma, dal momento che non s’allena dai primi giorni di agosto, quando ha presentato il primo certificato medico all’Atalanta (nel tentativo di forzare la mano dopo che il club si era opposto alla sua cessione). Essendo uno che si cura molto probabilmente non ci metterà troppo, ma è difficile immaginarlo in campo già domenica contro la Roma. Il primo giorno di Koop in bianconero potrebbe coincidere con l’ultimo di Chiesa (contratto in scadenza nel 2025), che ieri non si è visto al centro sportivo bianconero e pare sempre più vicino all’addio. Le prossime ore saranno decisive: dopo l’interessamento del Barcellona, destinazione gradita all’esterno azzurro, che per tesserarlo deve però fargli spazio con delle cessioni, si è fatto sotto il Liverpool. Dopo i dialoghi dei giorni scorsi con il procuratore Fali Ramadani ieri c’è stato il primo contatto tra il club inglese e la Juventus. Giuntoli (che ieri ha cenato con Ramadani) conta di incassare dalla sua cessione una quindicina di milioni, Chiesa vorrebbe guadagnare più dei 5 milioni netti che prende attualmente. Dall’Inghilterra filtra ottimismo: la priorità di Fede è il Barça ma è molto attirato anche dalla Premier. Ormai ha capito che alla Juventus non c’è più spazio per lui e che la bocciatura è definitiva. L’esterno si è allenato inizialmente con la squadra per passare poi nel gruppo dei fuori rosa e non è mai stato convocato, sia nelle amichevoli sia in campionato. La sua partenza potrebbe spalancare le porte a Sancho, esterno inglese in uscita dallo United per cui è in corsa anche il Chelsea (possibile scambio con Sterling). La Juventus potrebbe scritturarlo a prescindere, a patto però che lo United apra al prestito senza obbligo e soprattutto paghi una parte dell’ingaggio del giocatore, che guadagna troppo per le casse bianconere (8 milioni netti). Il tempo stringe, ma la speranza resiste. Giuntoli ci proverà fino all’ultimo momento per chiudere il mercato estivo con i fuochi d’artificio. Dopo giorni trascorsi quasi in isolamento nell’attesa di avere il via libera dall’Atalanta, oggi avrà il primo assaggio di juventinità e poi diventerà ufficialmente un cavaliere della Signora. Il 28 è il suo giorno di nascita (febbraio) e anche quello di Thiago Motta, che oggi riceverà un graditissimo regalo per il 42esimo compleanno. L’otto sarà invece il nuovo numero di maglia del centrocampista olandese, non più il 7 che ha indossato con la Dea (ancora sulle spalle di Federico Chiesa, anche se non si sa per quanto tempo), ma quello che aveva all’Az Alkmaar e che ha portato anche con l’Under 21.