Per fortuna c’è Bisseck. Perché il rapporto dell’Inter con gli infortuni muscolari, in questa stagione, non è proprio dei migliori. Gli esami strumentali a cui si è sottoposto ieri mattina Pavard hanno evidenziato la lesione muscolare che si temeva ai flessori della coscia sinistra. Distrazione, così recita il comunicato. Quel che interessa, sono i tempi di recupero, che non saranno brevi: un mese di stop circa, il rischio concreto che il 2024 del francese sia già terminato, l’obiettivo reale è quello di rimetterlo in pista per la Supercoppa di Riad a inizio gennaio. Non un guaio di poco conto per Inzaghi, con due conseguenze evidenti: la prima, l’autostrada spianata per Bisseck; la seconda, il ritorno all’antica di Darmian, che inevitabilmente ricomincerà ad essere impiegato maggiormente da terzo centrale e meno da esterno. Nell’immediato, vale di più il primo discorso. Bisseck aveva già messo la freccia su Pavard, la dimostrazione era un impiego sempre più crescente concesso da Inzaghi anche in impegni dal coefficiente di difficoltà elevato. Adesso farà... fatica ad uscire. E l’Inter può dormire sonni tranquilli. Perché il giovane tedesco si è rivelato una delle operazioni meglio riuscite degli ultimi anni, nel triplo rapporto tra investimento, rendimento e valore del cartellino. Bisseck è stato pagato dall’Inter un anno e mezzo fa 7,2 milioni. In estate per lui il club nerazzurro ha rifiutato una proposta del West Ham da 25 milioni. Ma ora il valore del cartellino del ragazzo è ulteriormente cresciuto. Si ragiona intorno ai 40 milioni e il dato ha tutto per continuare ad essere aggiornato. Praticamente, siamo quasi a sei volte di più rispetto a quanto investito. Un’operazione praticamente perfetta, considerato anche il rendimento in campo del giocatore.
I numeri hanno un senso, non sono immaginari. Sono il frutto di un’attenzione evidente intorno al giocatore, che ha spinto l’Inter a rinnovargli il contratto fino al 2029. Che ha convinto la Germania a farlo seguire da vicino, tanto che al giocatore sono arrivate rassicurazioni su una futura chiamata da parte della sua selezione. Chiamata che potrebbe arrivare a marzo, proprio in occasione della sfida di Nations League contro l’Italia. E non è tutto. Perché l’ascesa di Bisseck non è passata inosservata in giro per l’Europa. Il difensore è finito sul taccuino di diversi club europei, secondo alcune indiscrezioni anche il Bayern avrebbe messo gli occhi su di lui in prospettiva. La sensazione è che la prossima non sarà un’estate qualsiasi, intorno al nome di Bisseck. Starà all’Inter decidere se resistere o se realizzare una plusvalenza enorme. Ma in fondo è presto per affrontare questi discorsi. Inzaghi ha bisogno di certezze, per cercare il sorpasso in vetta al campionato. Bisseck lo è diventato. Un anno fa più o meno di questi tempi - era l’8 novembre - debuttava da titolare in Champions League contro il Salisburgo. Adesso ha un’autostrada spianata davanti a sé, raggiunta con determinazione e mezzi tecnici migliorati a vista d’occhio. Ecco perché l’infortunio di Pavard - per quanto doloroso - fa meno male. Bisseck c’è e si sente.
Fonte: Gazzetta.it