Un brusio di fondo - se non critiche vere e proprie - cresciuto lungo le settimane. La gente d'Oltremanica osserva le prestazioni di Ruben Loftus-Cheek, poi quelle della loro nazionale, e la domanda vien da sé: come mai Southgate non contempla il centrocampista rossonero nelle sue scelte? Anche perché di questi tempi non è che l'Inghilterra sia esattamente una cascata di bollicine. Per il momento nulla da fare, l'Europeo però è ormai alle porte e a questo punto non è semplice pensare a un cambio di rotta, come immagina anche il diretto interessato: "Ci spero, ma al momento mi sembra difficile che io venga convocato - aveva detto nei giorni scorsi -. L’Inghilterra comunque è soltanto una conseguenza del rendimento al Milan". Pietra angolare di questo Milan ormai, tanto che contro il Lecce, senza di lui, occorrerà rimettere mano alla squadra tatticamente.
Chi al suo posto? Bennacer? Adli? Oppure, più facilmente, un 4-1-4-1 già visto e ben funzionante? Il Diavolo dovrà anche cercare strade diverse per arrivare al gol, considerando l'abbondante produzione di RLC: nel 2024 è, per distacco, il rossonero più prolifico con ben 9 dei suoi 10 gol realizzati a partire dal 7 gennaio (Empoli). Seguono Leao (7), Pulisic (5) e Giroud (4). Oltremanica si sente un certo brusio. Non si può che migliorare insomma e, a proposito di miglioramenti, ecco come la vede lui: "Nel ruolo attuale mi sento bene. Pioli mi dà continuamente feedback, anche attraverso i video. Lavoro con il mister e il suo staff sull’analisi del mio gioco. E poi c'è Ibra, che mi dice di buttarmi in area (nel senso di inserirsi, ovviamente..., ndr) ed essere decisivo". Beh, a giudicare dai risultati, Ruben si sta divertendo parecchio nell'interpretare questa posizione particolare cucitagli addosso da Pioli, una delle svariate chiavi tattiche azzeccate dal tecnico nei suoi anni a Milanello. In termini di posizioni statiche, nel 4-2-3-1, Loftus sarebbe l'uomo al centro della trequarti. In pura teoria il trequartista che dovrebbe suggerire alla punta. Teoria, appunto, perché Ruben in realtà fa tutt'altro, chiamato - in particolare - a legare trequarti e mediana. Doppia fase di sostanza, fisicità e gol, perché ovviamente agendo in territori più avanzati rispetto a un centrocampista canonico, si ritrova più vicino alla porta. Il resto lo fanno le sue capacità di inserimento, senso della posizione e abilità di occupare spazi dove le marcature sono meno pressanti. Ruben è quello che ti sbuca davanti quando non te lo aspetti, o quando stai curando qualcun altro. Ecco, appunto.
Viene da chiedersi cos'altro potrebbe fare in più Ruben per guadagnarsi le attenzioni del suo commissario tecnico. Perché è tutto sotto gli occhi di tutti: Loftus, nell'ambito di un'esaltante parabola molto simile a quella di Pulisic, è stato prelevato nel Chelsea dal Milan e semplicemente restituito al calcio. Il suo ultimo gettone con la maglia dei Tre Leoni risale a novembre del 2018, venti minuti in un'amichevole contro gli Usa di Pulisic, quando i due non avrebbero nemmeno lontanamente immaginato di condividere un futuro in rossonero. Intanto, in attesa che Southgate faccia le sue scelte definitive, Ruben può provare a indurlo ancora in tentazione: gli basta proseguire come sta facendo. In pratica, un attaccante aggiunto. Con quello di Firenze siamo arrivati a 10 gol stagionali, cifra che eguaglia il primato personale nell'annata 2018-19 al Chelsea. Stavolta però mancano ancora sette partite di campionato (con il Lecce sarà squalificato) e, nella peggiore delle ipotesi, due di Europa League.
Fonte: Gazzetta.it